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Svizzera-UE, rilanciati i negoziati

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Bloccati dopo l'esito della votazione popolare del 9 febbraio, le due parti puntano ad un accordo quadro sulle questioni istituzionali

Questo contenuto è stato pubblicato il 22 maggio 2014 - 10:39

Rilanciato il dialogo tra Svizzera e Unione europea, bruscamente interrotto dopo l'esito della votazione dello scorso 9 febbraio quando la popolazione accettò l'iniziativa popolare contro l'immigrazione di massa. Oggi, giovedì 22 maggio, le due parti si incontrano infatti a Berna per iniziare i negoziati in vista di un accordo quadro sulle questioni istituzionali. Obiettivo, trovare un'intesa su un meccanismo comune di adozione del diritto europeo tanto osteggiato soprattutto dall'UDC.

Il Consiglio federale dispone di un mandato in questo senso già da fine 2013. La Commissione europea - che tratta a nome dell'UE - ha avuto solo recentemente il via libera. Come detto i paesi dell'UE, dopo l'esito della votazione popolare in Svizzera, avevano revocato a tempo indeterminato il mandato alla Commissione.

La situazione è stata sbloccata grazie all'impegno del governo federale di rispettare la libera circolazione delle persone anche nei confronti dei cittadini croati. I negoziati iniziano dunque oggi e sono condotti per la Svizzera da Henri Gétaz, della Direzione degli affari europei del Dipartimento federale degli affari esteri e da Gianluca Grippa del Servizio europeo per l'azione esterna per l'UE.

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