Norme più severe e multe cospicue per chi abbandona i rifiuti in spazi pubblici

L’Italia ha appena adottato nuove norme che prevedono multe fino a 18'000 euro per un sacchetto della spazzatura gettato impropriamente. Ma anche in Svizzera il littering è considerato un problema e le autorità si stanno muovendo verso una prima regolamentazione nazionale su questo tema.
Gettare rifiuti e spazzatura dal finestrino rappresenta sicuramente un atto di inciviltà. Ora però, in Italia, sarà anche punito da una nuova legge. Il decreto-legge numero 116Collegamento esterno, entrato in vigore sabato 9 agosto, stabilisce infatti che non servirà più che l’autorità pizzichi sul fatto l’autore o l’autrice del gesto e lo fermi; basterà l’immagine della targa immortalata da un qualsiasi impianto di videosorveglianza comunale, autostradale o privato, dentro e fuori i centri abitati.
Per un fazzoletto o un mozzicone di sigaretta gettati dalla propria auto o da un altro mezzo, in corsa o parcheggiato, la multa può ora arrivare fino a 1’188 euro (circa 1’118 franchi secondo il corso attuale). Se si butta invece l’involucro in lattina o in vetro di una bevanda oppure un sacchetto di rifiuti, allora si rischia di pagare dai 1’500 ai 18’000 euro (da 1’400 a 17’000 franchi), oltre alla segnalazione in procura.
Se poi l’atto viene avvistato in aree protette, vicino a fiumi o in territori inquinati, dove comporta cioè un pericolo per l’ambiente o per le persone, in tal caso può anche scattare l’arresto. Il rischio di pena va dai sei mesi ai cinque anni e mezzo, sette nei casi particolarmente gravi.
Verso una normativa nazionale in Svizzera
Anche in Svizzera, negli ultimi anni, la politica ha molto discusso dell’abbandono in natura e in generale negli spazi pubblici dei rifiuti urbani, anche in piccole quantità, senza l’utilizzo degli appositi contenitori.
A differenza dell’Italia, le norme elvetiche si riferiscono in maniera più generale all’abbandono di rifiuti, non necessariamente legato a un gesto compiuto dal finestrino di un’automobile. Per descrivere il fenomeno, solitamente viene utilizzato il termine littering.
Il 15 marzo 2024, il Parlamento ha approvato una revisione della Legge sulla protezione dell’ambiente (LPAmb), che prevede diverse misure volte a ridurre i rifiuti plastici nelle acque e nei suoli. In quell’occasione è anche stata proposta l’introduzione una multa sul littering a livello nazionale (art. 31bCollegamento esterno e art. 61Collegamento esterno della LPAmb).
Cosa prevedono le modifiche
Alla fine del mese di giugno di quest’anno, il Consiglio federale ha presentato un pacchetto di ordinanze ambientali contenenti nuove norme nazionali, tra le quali figurano anche quelle sul littering. Il pacchetto è stato inviato in consultazione e vi resterà fino al 16 ottobre.
Attualmente, fino all’entrata in vigore effettiva della nuova regolamentazione, sono 18 i Cantoni svizzeri che prevedono una disposizione per sanzionare il littering. Gli altri hanno delegato questo compito ai Comuni.
Ora, dopo la summenzionata richiesta del Parlamento, anche il Consiglio federale si è mosso per armonizzare le sanzioni a livello nazionale. In base alle modifiche di legge, le multe saranno riscosse tramite procedura semplificata. Ciò significa che la polizia e gli altri organi autorizzati potranno infliggerle direttamente e riscuoterle immediatamente.
Con le nuove disposizioni potrà inoltre essere sanzionato anche lo smaltimento illecito di grandi quantità di rifiuti urbani. Come già previsto dalla legge sulle multe disciplinari, i minori di 16 anni non potranno essere multati.

Dai 100 franchi in su
Le sanzioni sono progressive in funzione della quantità di rifiuti abbandonati. Se viene gettato un solo piccolo rifiuto, come un mozzicone di sigaretta o l’imballaggio di un panino, è prevista una multa di 100 franchi.
Fino a un volume di rifiuti che “compressi con grande forza” entrano in un sacco da 35 litri è prevista una multa di 200 franchi. Questa salirà a 250 per una quantità compresa tra 35 e 60 litri.
Per un volume tra 60 e 110 litri la sanzione sarà di 300 franchi. Per quantità superiori o per oggetti singoli che non entrano in un sacco dei rifiuti, come un materasso o un tavolo da giardino rotto, scatterà la denuncia penale. In questi casi la multa massima può arrivare fino a 20’000 ranchi.
Il caso di Winterthur
Siccome finora il fenomeno è stato gestito a livello locale, la lotta contro il littering può cambiare in base alle diverse zone della Svizzera. La cittadina di Winterthur, ad esempio, si è dovuta scontrare frontalmente con la problematica visto lo stato in cui si sono trovati a un certo punto i cestini pubblici del Comune.
Per le strade e alle fermate dei mezzi di trasporto, i bidoni della spazzatura risultavano perennemente stracolmi e, la maggior parte dei rifiuti, hanno constatato le autorità locali, proveniva da abitazioni private.
Per questo motivo, nel mese di ottobre 2024, la città di Winterthur ha lanciato una campagna contro lo smaltimento illegale dei rifiuti. Con lo slogan “I rifiuti domestici sono una questione privata”, si puntava a un miglioramento della situazione. Secondo la città, infatti, i rifiuti domestici privati rappresentavano oltre la metà del volume di rifiuti alle singole fermate degli autobus.
In poco tempo, la situazione intorno ai cestini è effettivamente diventata un po’ più pulita, ha affermato nei primi giorni di gennaio 2025 Simon Amann del gruppo di lavoro sulla pulizia della città di Winterthur alla Radiotelevisione svizzera in lingua tedesca (SRF).
Le autorità non si sono tuttavia illuse che tanto basti per cambiare radicalmente le abitudini e hanno continuato a svolgere controlli più frequenti alle fermate degli autobus o nelle aree verdi con la minaccia di multe per le infrazioni.
Un’altra misura pensata per alleviare il problema è quella di ridurre le aperture nei bidoni. “Le aperture sono già molto piccole, ma possono essere rese ancora più piccole”, ha asserito Amann.
Le altre novità
Tra le altre novità contenute nelle ordinanze presentate in giugno dal Governo elvetico, ci sono anche misure per potenziare l’economia circolare: verrà in particolare data priorità al riutilizzo e alla valorizzazione materiale, ossia al riciclaggio. A partire dal 2026 sarà anche obbligatorio recuperare i metalli riciclabili, tra cui lo zinco, dalle ceneri dei filtri degli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani.
L’ordinanza sugli imballaggi per bevande sarà invece sostituita dalla nuova ordinanza sugli imballaggiCollegamento esterno, per estenderne il campo d’applicazione. Verrà anche allestito un sistema nazionale di raccolta differenziata degli imballaggi riciclabili in plastica.

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