In Svizzera si può dare a un neonato qualsiasi nome si desideri?

Una polemica è scoppiata in Germania dopo che un ospedale ha annunciato la nascita di un bambino di nome Yahya Sinwar, come l'ex leader di Hamas a Gaza. Quali sono le regole che disciplinano i nomi di battesimo in Svizzera?
Recentemente, il reparto maternità dell’ospedale universitario di Lipsia ha annunciato su Instagram la nascita di un neonato chiamato Yahya Sinwar, nome completo dell’ex leader di Hamas ucciso lo scorso autunno dall’esercito israeliano.
L’uomo è considerato uno dei principali responsabili del massacro del 7 ottobre 2023 in Israele. Ripresa dalla stampa tedesca e poi da diversi media internazionali, la notizia ha rapidamente suscitato clamore, alimentando interrogativi sulla legalità di dare un nome simile a un figlio.
Quali sono le regole in Svizzera?
In Svizzera non esiste un elenco ufficiale di nomi vietati. L’articolo 37c, capoverso 3Collegamento esterno, dell’Ordinanza sullo stato civile stabilisce semplicemente: “L’ufficiale dello stato civile rifiuta i nomi che ledono manifestamente gli interessi del bambino.”.
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Ogni caso viene quindi valutato singolarmente dagli uffici competenti, che hanno la facoltà di rifiutare un nome. Tale rifiuto può però essere impugnato dai genitori davanti a un tribunale.
Prima di respingere formalmente un nome, l’ufficio dello stato civile cerca di dialogare con i genitori. Secondo diversi uffici e Cantoni interpellati, questo approccio consente nella maggior parte dei casi di trovare un compromesso. Una delle soluzioni può essere quella di attribuire il nome controverso come secondo nome, spiega Madlen Brunner, responsabile dell’Ufficio dello stato civile della Città di Lucerna. “Per esempio, una volta abbiamo accettato ‘Hurricane’ come secondo nome.”
I rifiuti sono rari
In definitiva, è raro che il nome scelto dai genitori venga formalmente respinto. L’Ufficio della popolazione del Cantone di Berna indica che si tratta, al massimo, di pochi casi isolati ogni anno. Dal 1° gennaio 2024, nel Cantone è stato respinto un solo nome.
Stessa situazione presso l’Ufficio dello stato civile della Città di Lucerna, dove i rifiuti sono molto poco frequenti. Un precedente giudiziario risale all’inizio degli anni Novanta, quando una coppia aveva voluto chiamare il proprio figlio “Schmucki” – il cognome da nubile della madre. Il Tribunale federale aveva infine respinto la richiesta dei genitori.
Il Dipartimento di giustizia e sicurezza del Cantone di Basilea Città osserva da parte sua un leggero aumento delle richieste di nomi poco comuni, anche se i casi problematici restano rari.
Motivi per respingere un nome
Il motivo più frequente è la coincidenza del nome con un marchio noto, precisano le autorità basilesi. In questi casi, l’ufficio dello stato civile ne discute con i genitori. Può però accadere che questi riescano a dimostrare una giustificazione culturale, ad esempio se il nome è comune in un’altra parte del mondo.
A Berna, nomi chiaramente identificati come femminili non vengono accettati per bambini maschi, e viceversa, sottolinea l’Ufficio cantonale della popolazione. Anche le combinazioni contenenti numeri o caratteri speciali – come “M1l@” – vengono respinte.
Un altro motivo frequente di rifiuto è l’uso del cognome di uno dei genitori come nome, come nel caso di Schmucki. Infatti, il diritto svizzero non consente il doppio cognome per i figli. “Il nome Junior, spesso usato in Brasile, genera regolarmente discussioni”, osserva Markus Stoll, responsabile del Dipartimento dello stato civile del Cantone di Zurigo.
Detto ciò, in materia di nomi, gli uffici dello stato civile sono oggi molto più flessibili rispetto al passato.

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Tradotto con il supporto dell’IA/Zz

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