In Svizzera due persone su tre fanno volontariato, un bene per la democrazia

Il nuovo Osservatorio del volontariato della Società svizzera di utilità pubblica mostra che le persone che si impegnano nel volontariato hanno più spesso una buona comprensione della cultura del compromesso e della democrazia.
In Svizzera, quasi due persone su tre svolgono una forma di volontariato. Cinquemila persone hanno partecipato all’ampia indagine scientifica condotta per l’Osservatorio 2025 del volontariatoCollegamento esterno della Società svizzera di utilità pubblica (SSUP). Molte di loro sono attive in club sportivi, ricoprono cariche politiche, sostengono o si prendono cura di persone al di fuori del proprio nucleo familiare.
Secondo l’Osservatorio, la Svizzera si distingue a livello internazionale “per un alto livello di impegno volontario”. Insieme a Norvegia, Danimarca, Svezia e Paesi Bassi, “la Svizzera è ai vertici delle classifiche europee, sia per il volontariato formale che informale”.
Legame tra volontariato e partecipazione alla democrazia diretta
Il responsabile del progetto, Andreas Müller, ricorda che il volontariato “esiste ovunque» e che «contribuisce chiaramente alla coesione sociale”. Ma ciò che è interessante in Svizzera, sottolinea, è “il modo in cui questo impegno interagisce con il sistema di milizia e la partecipazione alla democrazia diretta”. L’indagine mostra infatti che le persone che fanno volontariato sono anche più coinvolte nella vita politica.
L’Osservatorio distingue tra volontariato formale – organizzato – e volontariato informale. Nel corso del 2024, il 41% delle persone intervistate ha svolto volontariato formale. Questo dato comprende le persone attive nelle 90’000 associazioni e organizzazioni a scopo non lucrativo svizzere, dove ricoprono cariche onorifiche (ruoli statutari non retribuiti).
Un po’ più della metà (51%) della popolazione ha invece svolto volontariato informale. Molti si impegnano in modo irregolare, ad esempio aiutando i vicini o prendendosi cura di familiari.
In totale, il 64% della popolazione, ovvero quasi due terzi, ha svolto attività di volontariato nel corso dell’anno, in forma formale, informale o entrambe.
Il volontariato resta “relativamente stabile”. È sufficiente?
L’Osservatorio del volontariato viene pubblicato ogni cinque anni. I risultati del 2025 erano particolarmente attesi, anche perché nel frattempo è scoppiata la pandemia di coronavirus. Se da un lato ha fortemente limitato la vita associativa in alcune fasi, “un’ondata di solidarietà ha attraversato la Svizzera”, sottolinea lo studio.
Il confronto con il precedente rapporto è un po’ complicato a causa di adattamenti metodologici. Ma nel complesso, il rapporto descrive una situazione simile a quella di cinque anni fa.
Dal punto di vista democratico», questo tasso di impegno è sufficiente? Non secondo Andreas Müller. “Non è una buona notizia che la situazione resti relativamente stabile. Sarebbe meglio se il volontariato aumentasse”. Altrimenti, a lungo termine, la coesione sociale rischia di indebolirsi, secondo il responsabile della SSUP.
Maggiore fiducia nella politica e nella società
L’Osservatorio mostra infatti che esiste un forte legame tra volontariato e senso di appartenenza. Le persone che si impegnano tendono a sentirsi più legate al proprio quartiere, al luogo in cui vivono e alla Svizzera.
Chi fa volontariato ha una fiducia di base più elevata nei confronti dei propri concittadini e delle istituzioni politiche.
Hanno una migliore comprensione della “cultura del compromesso” e si sentono meno impotenti dal punto di vista politico: il 55% di coloro che hanno svolto volontariato formale respinge l’affermazione secondo cui “non hanno voce in capitolo su ciò che fa il Governo”. Tra coloro che non svolgono alcuna attività di volontariato, solo il 36% non è d’accordo con questa affermazione.
“Ogni contributo, per quanto minimo, è positivo per la società”, assicura Andreas Müller. L’isolamento non è nell’interesse della comunità, e ogni forma di impegno, anche ad esempio allenare una squadra di calcio, contribuisce alla coesione sociale.
Confrontare il volontariato a livello internazionale è difficile
Come sottolinea l’Osservatorio, nel 2017 la Svizzera occupava il secondo posto nello studio sui valori europei (European Values Study), dietro alla Norvegia.
Ma nell’ultimo confronto, risalente al 2022, la Svizzera ha ottenuto risultati meno brillanti: secondo le statistiche europee su reddito e condizioni di vita, solo il 25,7% delle persone in Svizzera fa volontariato.
Per il responsabile del progetto della SSUP, non bisogna attribuire troppa importanza a questa cifra, poiché le definizioni di lavoro e di volontariato variano a seconda delle indagini.
Inoltre, il confronto internazionale si scontra con una difficoltà fondamentale: “In Svizzera, in particolare nella Svizzera tedesca, prevale l’idea che la società civile risolva da sé i propri problemi. In alcuni Paesi, lo Stato svolge un ruolo diverso”.
In Svizzera, le persone che si occupano dei figli dei vicini fanno volontariato informale. In Paesi come la Francia, ci sono più asili nido, più accessibili, anche per i bambini molto piccoli. “Di conseguenza, c’è meno bisogno dell’aiuto del vicinato. Ma ciò non significa necessariamente che il legame sociale sia più debole”.
In Svizzera attualmente si dibatte su cosa sia il volontariato e su se, e come, lo Stato debba promuoverlo, ricorda Andreas Müller.
Le cittadine e i cittadini svizzeri saranno infatti chiamati a esprimersi il prossimo novembre sull’iniziativa detta Servizio civico – “Per una Svizzera che si impegna”. Essa propone che ogni persona di nazionalità svizzera svolga un servizio a beneficio della collettività e dell’ambiente”.
“Che si sia favorevoli, o che si tema che il servizio obbligatorio possa sostituire l’impegno volontario, la popolazione svizzera deve avviare una discussione di fondo: cosa intende per principio di milizia – e cosa per volontariato?”, conclude Andreas Müller.
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Come il sistema di milizia svizzero rafforza l’identità e attira le persone privilegiate
Articolo a cura di Reto Gysi von Wartburg
Traduzione con il supporto dell’IA/mar

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