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Dufour, un genio universale svizzero

ritratto di un uomo
Guillaume Henri Dufour è ancora oggi una delle figure più importanti della storia svizzera. wikimedia / swisstopo

Generale umanista, cartografo visionario, Guillaume Henri Dufour fu anche un pioniere della mobilità, un ingegnere di talento e, suo malgrado, un uomo politico.

Swissinfo, di cui tvsvizzera.it fa parte, pubblica regolarmente articoli dal Blog del Museo nazionale svizzeroCollegamento esterno dedicati a temi storici. Gli articoli originali sono generalmente in tedesco, talvolta in francese o in inglese.

150 anni fa scompariva una delle figure più emblematiche della storia svizzera: Guillaume Henri Dufour (1787–1875). Originario di Ginevra, fu un cartografo geniale e un generale benevolo. La sua carta topograficaCollegamento esterno, primo atlante preciso che copriva l’intera Svizzera, fissò nuovi standard internazionali. Nel 1855, benché ancora incompleta, ricevette la medaglia d’onore all’Esposizione universale di Parigi.

Abile stratega, Dufour ebbe un ruolo decisivo nella guerra del SonderbundCollegamento esterno del 1847, l’ultima guerra civile della Confederazione. Evitò l’escalation del conflitto e pose le basi per una rapida riconciliazione tra le parti. Ancora oggi è ricordato come il “costruttore di ponti della nazione”.

ritratto di un uomo
Il generale Dufour guidava le truppe confederate con circospezione. Incisione realizzata intorno al 1856. Museo nazionale svizzero

Costruì ponti

Oltre ai ponti simbolici che seppe gettare tra fazioni nemiche, Dufour realizzò anche infrastrutture concrete. Come ingegnere cantonale a Ginevra dal 1817 al 1850, costruì numerose passerelle, tra cui il Pont des Bergues sul Rodano, divenuto uno dei simboli della città di Calvino dopo il suo completamento nel 1834.

Già nel 1823, Dufour aveva progettato la passerella di Saint-Antoine, il primo ponte sospeso permanente con cavi metallici d’Europa. Questo collegava il centro storico di Ginevra – allora circondato da imponenti fortificazioni e accessibile solo da tre ingressi – al quartiere extra-muros di Saint-Antoine.

quadro con ponte
La passerella di Saint-Antoine collegava l’omonimo quartiere al centro di Ginevra. wikimedia

Questa infrastruttura migliorò sensibilmente la mobilità della popolazione ginevrina e rappresentò, in un’epoca di crescente dinamismo, un progresso significativo per la regione. La rivoluzione industriale e l’espansione della rete ferroviaria stavano infatti trasformando profondamente la società.

Illuminò le strade di Ginevra

Con l’aumento degli spostamenti, anche notturni, le vie di comunicazione dovevano essere ampliate, migliorate e illuminate. Dal XVII secolo, alcune strade e piazze delle grandi città europee erano rischiarate da lampade a olio. Due secoli dopo, l’illuminazione pubblica assunse una nuova dimensione.

In una società sempre più mobile, anche di notte, le autorità urbane si trovarono di fronte a nuove sfide. Per rispondere alla crescente domanda di luce, si iniziò a installare lanterne a gas, molto più luminose delle precedenti e collegate tra loro da condutture, permettendo una gestione centralizzata dell’illuminazione.

Convinta dei vantaggi di questa tecnologia, Berna fu nel 1843 la prima città svizzera a introdurre l’illuminazione a gasCollegamento esterno. Dufour seguì l’esempio l’anno successivo, portando il sistema nelle strade di Ginevra. Nel dicembre 1844, 300 lanterne a gas illuminavano la città; 16 anni dopo, se ne contavano quasi 6’000. Basilea e Zurigo adottarono il sistema solo qualche anno più tardi, mentre La Chaux-de-Fonds lo introdusse nel 1894, quando alcune città svizzere erano già passate all’illuminazione elettrica.

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Una lanterna a gas nel centro storico di Berna nel 1865. wikimedia

Accelerò i trasporti pubblici

Visionario e precursore, Dufour possedeva un acuto spirito analitico. Già negli anni 1820 aveva intuito l’aumento della mobilità e le nuove esigenze in termini di mezzi e infrastrutture di trasporto. Come ingegnere cantonale, fu determinante nella creazione di un servizio regolare di battelli a vapore sul Lago Lemano, che dal 1823 effettuava sei corse settimanali tra Lausanne-Ouchy e Ginevra.

Dufour contribuì anche al collegamento ferroviario tra Ginevra e la rete francese, in particolare con la metropoli commerciale di Lione. Dopo il suo incarico come ingegnere cantonale, fu nominato nel consiglio d’amministrazione della Compagnie de Lyon, responsabile della costruzione della linea ferroviaria. Dal 1857, Dufour fu promotore dei primi collegamenti ferroviari regolari tra Ginevra e Lione, conferendo alla città un ruolo pionieristico nel trasporto ferroviario.

qaudro di un lago
Vista su Ginevra. A destra, si vede il piroscafo “Guillaume Tell”, che assicurò un servizio regolare tra Ginevra e Losanna-Ouchy a partire dal 1823. wikimedia

Fece politica (suo malgrado)

Genio poliedrico, Dufour non sembrava avere punti deboli. Eppure, la politica fu il suo tallone d’Achille. Il “costruttore di ponti” e “portatore di luce” ebbe meno successo in questo ambito. Non era un uomo di potere: pur godendo di grande fama, di una rete influente e di riconoscimenti come eroe nazionale dopo la guerra del Sonderbund, non amava la politica. I dibattiti, le lotte tra partiti e le manovre politiche non facevano per lui.

Preferiva il ruolo di mediatore neutrale, di esperto capace di superare le divisioni ideologiche. Questa posizione gli valse rispetto, ma ne limitò l’influenza politica.

Nonostante ciò, Dufour operò in ambito politico per quasi cinquant’anni. Fu rappresentante alla Dieta federale, poi eletto al Parlamento di Ginevra, e negli anni 1850 fu anche membro del Consiglio nazionale per diversi anni.

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La politica non appassionava molto Guillaume Henri Dufour. wikimedia / swisstopo

La politica non lo appassionava: la considerava un dovere civico al quale non poteva sottrarsi. Sul piano politico, fu al massimo un attore di secondo piano, che smussava gli angoli e si lasciava guidare dagli eventi. Ma forse è proprio in questa “debolezza” politica che risiede la vera forza dell’ingegnere, generale e cartografo che fu Guillaume Henri Dufour.

Andrej AbplanalpCollegamento esterno è storico e responsabile della comunicazione del Museo nazionale svizzero.

L’articolo originale sul blog del Museo nazionale svizzeroCollegamento esterno

Traduzione con il supporto dell’IA/mar

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