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Vedeseta, un comune Covid-free

Nel piccolo borgo della Val Taleggio, nell'alta bergamasca, una delle province più colpite dalla pandemia, il virus non è mai arrivato. Il sindaco: "Ci siamo attivati da subito, distribuendo mascherine e gel igienizzante a tutti gli abitanti. Abbiamo rispettato le regole e siamo stati fortunati".

Sarà stato per la conformazione geografica del territorio, quattro frazioni distribuite in uno spazio piuttosto ampio, o per le abitudini di vita degli abitanti, ligi a seguire le regole. Oppure, come dice il sindaco, per la buona stella perché in situazioni come queste la fortuna ha sempre il suo peso. Certamente, ma non solo, perché il caso di Vedeseta, piccolo borgo di duecento anime della Val Taleggio nell’alta bergamasca, rappresenta un’eccezione in una delle province più martoriate dall’epidemia di coronavirus. Qui, da quando il virus ha iniziato a fare vittime in tutto il Nord, non si sono registrati casi di contagio e il paese è rimasto Covid-free.

Merito, oltre agli altri fattori, delle buone pratiche che sono state messe in campo immediatamente dall’amministrazione, non appena è scattato il lockdown. La distribuzione di mascherine e gel igienizzante a ciascun abitante, la sanificazione delle strade due volte alla settimana, l’attivazione di un servizio di spesa a domicilio che ha permesso ai più anziani, la maggioranza della popolazione, di non muoversi da casa. Mentre a Bergamo, a soli quaranta chilometri di distanza, le salme dei morti venivano portate via sui mezzi militari.

“L’epidemia che ha colpito così duramente la nostra provincia ha fatto in modo che le nostre abitudini che sembravano scontate, fossero improvvisamente stravolte e modificate”, racconta Luca Locatelli, giovane sindaco di Vedeseta. “Da un giorno all’altro siamo stati costretti a non poter più uscire di casa per fare due passi o semplicemente per incontrare i nostri cari”.

Non è il solo caso

Il caso di Vedeseta non è l’unico ad essere annoverato tra i comuni Covid-free nelle regioni del Nord: ce ne sono altri rimasti “immuni”, come Monfumo in Veneto, Irma e Magasa nel bresciano, Cazzago Brabbia a Varese, Ariano a Rovigo. Esempi di isole felici della pandemia, storie di resistenza di luoghi dove il virus non è riuscito nemmeno ad entrare.

“Vedere il paese letteralmente vuoto e scorgere gli sguardi delle persone anziane dietro le finestre come a chiedersi cosa stesse succedendo e cose sarebbe successo”,  continua il sindaco di Vedeseta, “rimarranno indelebili. Le notizie che nei paesi vicini, purtroppo, qualche conoscente dei nostri abitanti, aveva perso la vita o stava lottando per sconfiggere questo maledetto virus, metteva paura”. Specialmente tra gli anziani, la categoria più colpita e a rischio di contagio per il Covid.

“Speriamo che con il periodo estivo si possa piano piano tornare pienamente alla normalità”, conclude Luca Locatelli, “ospitando in sicurezza tutte le persone che decideranno di venire in vacanza da noi o chi semplicemente verrà per una passeggiata ad ammirare le meraviglie del nostro comune e della nostra valle”. È stato un grosso traguardo non perdere nessuno dei nostri concittadini a Vedeseta, aggiunge il sindaco. “Sappiamo che non è ancora finita e non è il momento di abbassare la guardia, ma questa è la strada giusta da seguire. E speriamo di poter essere di esempio anche per qualche altro comune”.

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