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Compra cimeli hitleriani per donarli al memoriale della Shoah

Abdallah Chatila visita il memoriale della Shoah
L'imprenditore svizzero-libanese Abdallah Chatila visita il memoriale della Shoah Keystone / Abir Sultan

L'imprenditore svizzero Abdallah Chatila ha fatto incetta di cimeli hitleriani, a una controversa asta organizzata a fine novembre a Monaco di Baviera, con lo scopo dichiarato di sottrarli al culto neonazista.

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Il multimilionario di origine libanese ha infatti acquistato dieci oggetti di particolare interesse storico – tra cui un cappello a cilindro posseduto dal Führer (pagato 50’000 euro), lettere personali e una rara edizione del “Mein Kampf” appartenuta a Hermann Göring – per un valore complessivo che si aggira sui 600’000 euro. Il servizio del TG.

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“Non volevo che cadessero nelle mani sbagliate, ho voluto comprare questi articoli in modo che non fossero usati per scopi di propaganda neonazista, (queste) reliquie dovrebbero essere bruciate”, ha detto l’immobiliarista ginevrino, preoccupato per l’aumento di episodi di razzismo e antisemitismo nel Vecchio Continente, al settimanale “Le Matin Dimanche”. Alla fine Abdallah Chatila ha deciso di donarli all’associazione ebraica Keren Havesod che li esporrà allo Yad Vashem, il memoriale della Shoah.

L’asta bavarese, che aveva in catalogo oltre 800 effetti personali appartenuti a esponenti nazisti di alto rango, ha riscosso un successo inaspettato e per certi versi inquietante: oltre 500 persone hanno inoltrato offerte online, una cifra cinque volte superiore a quella che si registra normalmente in questo genere di vendite.

L’imprenditore romando, che figura nella lista dei 300 uomini più ricchi della Confederazione, è stato ricevuto dal presidente israeliano Reuven Rivlin che lo aveva invitato a Gerusalemme. “Quello che ha fatto – ha detto Rivlin a Chatila – sembra molto semplice, ma questo atto di sensibilità mostra al mondo intero come si possa combattere la glorificazione dell’odio e l’istigazione contro un altro popolo”.

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