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Nessuna religione: il secondo “credo” più diffuso

Vetrata a mosaico i cui giunti richiamano vagamente i simboli delle religioni più diffuse
Facciata della Casa delle religioni a Berna. Keystone / Peter Klaunzer

Ben oltre uno su quattro: è ormai al 28% la quota di persone maggiori di 15 anni che, in Svizzera, si dichiara senza confessione religiosa. Una percentuale cresciuta di 8 punti dal 2010 al 2018, a scapito soprattutto della Chiesa evangelica riformata e quella Cattolica-romana, che nello stesso periodo hanno perso rispettivamente 5 e 3 punti. È quanto si legge nell'indagine pubblicata giovedì dall'Ufficio federale di statistica (UST).

Che il legame della popolazione con le istituzioni religiose si eroda sempre più, lo rivela anche il fatto che il 71% dei residenti in Svizzera si reca al massimo cinque volte l’anno in un luogo di culto, per seguire una funzione. Solo meno di un terzo (30%) dei cattolici e un sesto (17%) dei musulmani dichiara di pregare tutti i giorni o quasi.

I più refrattari paiono essere coloro che si dichiarano musulmani o aderenti a comunità di derivazione islamica: il 46% di essi non ha mai partecipato a una funzione collettiva nel corso dell’anno precedente l’indagine e il 40% dichiara di non aver mai pregato negli 12 mesi (contro il 34% dei protestanti e il 26 dei cattolici).

La tendenza degli ultimi 8 anni richiama quella in atto da 40, periodo nel quale la quota di evangelici-riformati (il 45,3% nel 1980) risulta quasi dimezzata.

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Stando alla Rilevazione strutturaleCollegamento esterno, nel il periodo 2010-2018 l’unico altro cambiamento sensibile riguarda la quota delle comunità musulmane: il 4,5% dei residenti nel 2010. La comunità ebraica rappresenta, oggi come allora, lo 0,2% della popolazione.

La Chiesa cattolico-romana è prevalente anche tra i soli cittadini svizzeri, con il 35,1%. I protestanti costituiscono il 29,1% della popolazione di nazionalità elvetica mentre i senza confessione il 26,1.

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Più religiosi se in difficoltà

Oltre una persona su due (56%) considera che la religione o la spiritualità rivesta un ruolo piuttosto o molto importante nei momenti difficili della vita; il 47% nell’educazione dei figli, il 43% nel proprio atteggiamento nei confronti dell’ambiente.

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