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Siti web esteri spacciati per farmacie svizzere

L interno di una farmacia.
La maggior parte delle spedizioni requisite proveniva dalla Polonia (41%) e dalla Germania (16%), che fungono da nuovi Paesi di transito per i medicamenti indiani. © Keystone / Christian Beutler

Nel quadro dell'operazione internazionale Pangea, in Svizzera sono state controllate quasi 700 spedizioni di farmaci importati: la metà è stata confiscata perché erano medicinali illegali o prodotti dopanti. Il 90% dei sequestri concerneva stimolanti per l'erezione.

Obiettivo della quattordicesima edizione di Pangea, che dal 18 al 25 maggio ha coinvolto 55 Paesi, era di nuovo la lotta al commercio illegale di agenti terapeutici su Internet. In totale sono stati esaminati quasi 120’000 siti web dalle autorità internazionali e 113’000 di questi siti sono stati chiusi. In tutto il mondo sono stati sequestrati 9 milioni di unità di farmaci illegali e falsificati, riferisce un comunicato odierno dell’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Swissmedic.

Quest’ultimo e Antidoping Svizzera hanno identificato 120 siti esteri illegali che si presentano come farmacie online svizzere. Sono stati scoperti 75 siti web hackerati sui quali venivano distribuiti medicinali falsificati e soggetti a prescrizione medica senza che gli operatori ne fossero a conoscenza.

Spuntano Viagra e Cialis

Presso il centro postale di Zurigo-Mülligen, Swissmedic, l’Amministrazione federale delle dogane (AFD) e Antidoping Svizzera hanno controllato 695 spedizioni, e 346 sono state sequestrate. In particolare sono emerse le spedizioni dall’Ucraina che contenevano spesso falsificazioni degli stimolanti per l’erezione Viagra e Cialis.

Sono stati anche confiscati altri medicamenti soggetti a prescrizione medica importati illegalmente che costituiscono un grande rischio per la salute se assunti autonomamente. Gli stupefacenti sono stati segnalati ai Cantoni che avvieranno procedimenti penali appropriati.

Ecco quali sono i Paesi di provenienza

La maggior parte delle spedizioni requisite proveniva dalla Polonia (41%) e dalla Germania (16%), che fungono da nuovi Paesi di transito per i medicamenti indiani. Seguono Cina (14%), Ucraina (11%), India (5%) e Ungheria (4%). L’anno scorso, invece, la maggior parte delle spedizioni sequestrate proveniva da Singapore, ma grazie alla buona collaborazione con l’autorità locale HSA (Health Sciences Authority) il traffico di transito è stato smantellato. Evidentemente le reti criminali hanno modificato i loro canali di distribuzione.
 

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