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Siria, accuse incrociate

Le potenze coinvolte nella risoluzione della crisi continuano ad attaccarsi a vicenda

Questo contenuto è stato pubblicato il 14 febbraio 2016 - 20:50

La situazione diplomatica attorno alla Siria, nonostante l'accordo per una tregua, resta estremamente tesa, con accuse incrociate tra le potenze coinvolte nella risoluzione del conflitto.

Il presidente statunitense Obama, in una telefonata con il suo omologo russo Putin, ha chiesto la fine dei bombardamenti contro l'opposizione moderata al regime di Damasco. Il premier Medvedev ha invece ribadito il ruolo centrale di Bashar al Assad per il paese, e ha messo in guarda sul caos che seguirebbe un suo allontanamento dal potere.

La Francia ha invece chiesto alla Turchia di interrompere i bombardamenti contro i miliziani curdi in Siria, proseguiti anche domenica. Le truppe di Ankara sono anche accusate da Damasco di essere penetrate in territorio siriano nelle ultime 24 ore.

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