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Sindaci lombardi vittime di intimidazioni

Sindaci minacciati al nord
Keystone / Martin Ruetschi

In Lombardia il numero maggiore di minacce ai politici locali, una su dieci è da collegare ad attività criminali.

Telefonate e lettere minatorie, “aggressioni“ fisiche e attraverso i social sono un fenomeno in crescita da tempo ma che quest’anno ha raggiunto livelli di allarme, in particolare nella regione settentrionale.

Irene Bellifemine, sindaca di Malnate in provincia di Varese, e Marco Ballarini, primo cittadino di Corbetta in quella di Milano, sono due amministratori comunali della Lombardia minacciati in relazione al ruolo svolto politico. Non solo i soli. Nei primi sei mesi dell’anno la loro stessa esperienza l’hanno vissuta altri 40 colleghi eletti in Lombardia.

È la regione d’Italia in cui si registra il maggior numero di atti intimidatori, uno ogni quattro giorni, nei confronti dei politici locali. . In Campania sono stati 40 gli amministratori intimiditi, 33 in Calabria, 27 in Sicilia 27, 26 in Puglia 26, 20 in Piemonte 20 e 18 in Sardegna.

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C’è chi riceve lettere. Chi viene minacciato sui social. Chi si trova i proiettili in macchina. Chi viene aggredito verbalmente. Chi subisce violenza fisica. Chi deve fare i conti con danneggiamenti. Chi si ritrova la casa imbrattata di scritte.

Complessivamente nel primo semestre dell’anno, il ministero italiano dell’interno, tramite le prefetture, ha registrato un totale di 300 episodi di intimidazione. Un dato in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Aumenta invece la gravità degli atti. Sono calati i messaggi minatori tramite social e scritti cartacei. Sono invece aumentati i danneggiamenti.

L’unica regione in cui i sindaci non vengono presi di mira sembra essere la Valle d’Aosta. Negli ultimi 10 anni sono stati registrati 2 casi, entrambi avvenuti nel 2021. Pochi i casi anche in Molise e nelle Marche. Nel resto del Paese ve ne sono invece tra i 600 e gli 800 all’anno, con una media di circa 5 episodi ogni milione di abitanti.

In quasi la metà dei casi gli inquirenti non riescono a risalire alla causa che ha portato a minacciare l’amministratore di un comune. All’incirca il 20% dei casi è legata a questioni private, il 12% a tensioni sociali (12%), l’11% a tensione politica e in quasi il 10% alla criminalità (in genere comune, ma in alcuni casi anche organizzata).

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