Sicurezza nei trasporti, la soluzione è l’intermodalità
Il recente incidente all’interno della galleria ferrovia di base del San Gottardo ha reso evidente la fragilità del sistema dei trasporti. E i rischi, secondo quanto ha affermato Albert Rösti alla Conferenza nazionale sulla mobilità a Berna, devono essere ripartiti tra i diversi vettori.
Il tema del convegno - "Quanto è solido e resistente il nostro sistema di trasporto?" - non potrebbe quindi essere più attuale, ha sostenuto il consigliere federale.
Le conseguenze della deviazione del traffico, dovuta al deragliamento del convoglio merci tedesco, in termini di approvvigionamento per il Paese e per il turismo, sono enormi, ha sostenuto il ministro dei trasporti.
+ L'inferno nel San Gottardo nell'ottobre 2001.
In proposito Albert Rösti ritiene che la soluzione sia l’intermodalità. Laddove necessario occorre disporre di infrastrutture ridondanti in modo tale che, “se il treno viene cancellato, gli autobus sostitutivi possano circolare su strada; se una strada è bloccata da una frana, il traffico ferroviario sia in grado di rimpiazzarla". Questa insomma, è per il ministro "la chiave del successo".
Resta il fatto che, a giudizio del consigliere federale bernese, il sistema di trasporti è comunque già "molto valido e robusto". Si tratta semmai di garantire "l'elevata efficienza e resilienza" del sistema, anche in vista di un'eventuale crisi energetica. Il mondo è diventato più complesso, ha affermato il consigliere federale e "le crisi aumentano invece di diminuire".
Il cambiamento tecnologico e la digitalizzazione dovrebbero essere un'opportunità da cogliere. Ma anche in questo caso, ha sottolineato Albert Rösti, vi sono rischi, come la vulnerabilità agli attacchi informatici.
Anche il direttore delle FFS Vincent Ducrot nel suo intervento ha parlato di rischi del sistema, come la cibersicurezza nel contesto dell'internet delle cose. C'è poi la dipendenza legata alla produzione e al trasporto di elettricità.
Ducrot, evocando anche l'incidente al San Gottardo, ha poi citato l'interdipendenza delle reti ferroviarie: un problema all'estero si ripercuote molto rapidamente sui flussi di traffico. La catena d'approvvigionamento è da parte sua diventata sempre più complessa.
Tra le soluzioni, Ducrot ha parlato della ridondanza, non solo a livello di linee ferroviarie, ma anche di installazioni tecniche. L'organizzazione in caso di crisi è inoltre "collaudata ed efficace", ha sostenuto.
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