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Sessismo, il Cern taglia i ponti con uno scienziato italiano

Accelleratore di particelle
"La fisica è stata inventata e costruita dagli uomini, non si entra su invito", aveva scritto Sturmia. © Keystone/ Valentin Flauraud

Il Cern di Ginevra ha annunciato l'interruzione ogni rapporto di lavoro con uno scienziato italiano che in settembre aveva affermato che la fisica è una faccenda da uomini e che le donne riescono ad ottenere delle posizioni in questo campo solo in nome della parità di genere. 

“Teoria delle alte energie e genere”. Così s’intitolava l’atelier organizzato in settembre dall’Organizzazione europea per la ricerca nucleare, il Cern di Ginevra. L’intervento di Alessandro Sturmia, professore all’Università di Pisa e ricercatore al Cern, ha creato non poche polemiche.

Nella sua presentazione illustrata con grafici e tabelle, il professore avrebbe lasciato intendere che gli uomini sono discriminati nel settore della fisica. 

Ha spiegato come il ruolo sempre più grande delle donne in questo ambito non è legato alle loro qualifiche, ma alla crescita del dibattito sulla parità di genere. “La fisica è stata inventata e costruita dagli uomini, non si entra su invito”, si leggeva su una delle schede proiettate.

Dopo la presentazione il professore è stato aspramente criticato sulle reti sociali e il Cern aveva sospeso la collaborazione con lui. Giovedì è arrivata la decisione definitiva, “al termine di un ‘inchiesta interna”, si legge in un comunicato, nel quale viene anche sottolineato come l’università di Pisa in gennaio ha pubblicamente ammonito Sturmia. 

Fabiola Gianotti
20% di donne al Cern Il Cern dal 2016 è diretto per la prima volta da una donna, l’italiana Fabiola Gianotti. Negli ultimi 10 anni, la percentuale di donne che lavorano presso l’organizzazione non è quasi aumentata. Le donne continuano a rappresentare circa il 20% del personale. © Keystone/ Valentin Flauraud

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