Roberto Saviano, l’unico intellettuale (o no?)
Hypercorsivo di Massimo Donelli
Bisogna togliersi tanto di cappello davanti a Roberto SavianoCollegamento esterno, capace di stare sul palcoscenico della comunicazione con tale sicurezza da lanciare il doppio guanto di sfida a Matteo RenziCollegamento esterno e Beppe GrilloCollegamento esterno, titani della parola.
Sì, va proprio riconosciuto che nessuno più di lui, oggi, in Italia, sa essere altrettanto abile nello sfruttare appieno la multimedialità.
E non solo sul piano dell’immagine.
Ma anche (si può dire?) in termini di lucroCollegamento esterno.
Vediamo…
E’ appena tornato in tv da mattatoreCollegamento esterno su Dee JayCollegamento esterno con ImagineCollegamento esterno
(l’hanno seguito quasi un milione di italianiCollegamento esterno: e Roberto, sull’onda dell’euforia, ha un po’ pasticciatoCollegamento esterno nella lettura dei dati AuditelCollegamento esterno…).
Maneggia con maestria e successo i social network (2,2 milioni di “Mi piace” su FacebookCollegamento esterno e 1,2 milioni di follower su TwitterCollegamento esterno).
Usa il suo sitoCollegamento esterno come un podio politico (più avanti scoprirete contro chi).
Ha preso il posto di Giorgio BoccaCollegamento esterno su l’EspressoCollegamento esterno ereditandone la rubrica L’AntitalianoCollegamento esterno.
E, infine, distilla, con perfetta scelta dei tempi e dei temi, le sue uscite su la RepubblicaCollegamento esterno.
Certo, può non piacere, per carità.
Forse non è un simpaticone.
Se la tira anziché no.
Ma che abbia talento (da vendere) è fuor di dubbio.
Pensateci…
… era solo uno sconosciuto aspirante giornalistaCollegamento esterno di provincia…
… eppureGomorraCollegamento esterno, il suo primo libro, è stato, da subito, un best sellerCollegamento esterno (ha venduto oltre 12 milioni di copie in 52 PaesiCollegamento esterno)…
… è diventato un film blockbusterCollegamento esterno da quasi 10 milioniCollegamento esterno di euro…
… è una fortunata serie televisiva trasmessa in 50 PaesiCollegamento esterno.
Mica male, no?
Sì, spesso è criticatoCollegamento esterno per gli atteggiamenti da guruCollegamento esterno intoccabile.
Sì, lo hanno accusato due volte di plagio: in Italia proprio per Gomorra (con tanto di sentenza della CassazioneCollegamento esterno); e negli Stati Uniti (pesantementeCollegamento esterno, puntigliosamente) per Zero Zero ZeroCollegamento esterno, il suo secondo libro che non ha doppiato il successo del primo.
Ma Roberto, che fin qui si è sempre difeso con le unghie e con i dentiCollegamento esterno, è uscito, tutto sommato, indenne, tanto dai tribunali della Repubblica quanto da quelli mediatici.
Perché il guaglioneCollegamento esterno ha capito alla svelta come girano le cose nel villaggio globale.
E, soprattutto, ha imparato benissimo a rigirarle.
LookCollegamento esterno curato e inconfondibile, molto, molto contemporaneo.
Barba sempre à la pageCollegamento esterno (né lunga né perfettamente rasata, quel tanto che basta a conferire un’aria vissuta; oppure folta, da hipsterCollegamento esterno).
Sguardo ciglioso, come se portasse sulle spalle le sofferenzeCollegamento esterno del mondo.
Eloquio sapiente di chi ha visto il crimine in facciaCollegamento esterno e si batte, senza paura, per far trionfare la giustizia.
E ancora…
Attento a dosare le ieratiche comparsate televisive (perfettamente calato nel ruolo, sempre: che sia in scena da solo, ospite di Fabio FazioCollegamento esterno o di Maria De FilippiCollegamento esterno).
Formidabile nel dare la sensazione che, mentre il popolo è pericolosamente distratto, lui vigila sul bene comune.
Soprattutto autore di un irripetibile tripleteCollegamento esterno: giornalista di successo, scrittore di successo, intellettuale di successo.
Già, intellettuale.
L’unico intellettuale italiano da esportazione, fatturati alla mano.
Ma Saviano è davvero un intellettuale nel senso letterale del vocaboloCollegamento esterno?
E’, cioè, paragonabile (per citare due esempi celebri) a Leonardo SciasciaCollegamento esterno o Pier Paolo PasoliniCollegamento esterno?
Dai, non scherziamo…
L’abito dell’intellettuale gli va decisamente largo.
Intelligente e acuto osservatore della realtà, Roberto ha un lèssicoCollegamento esterno nemmeno accostabile a quello, ricchissimo, dei due maestri.
E’ un bravo giornalista, non ci sono dubbi.
Ha eccellenti capacità narrative, per carità.
Ma intellettuale proprio no.
E se qualcuno insiste a chiamarlo così è, soprattutto, perché attorno a Saviano oggi c’è il vuoto.
Un tempo, infatti, sulla scena mediatica italiana si muovevano Sciascia e Pasolini (appunto), figure di grande spessore culturale.
E cervelli finissimi.
Erano entrambi indipendenti, per nulla condizionati da appartenenze politiche o, peggio ancora, partitiche.
E, perciò, scomodi.
C’era, poi, la folla degli intellettuali cosiddetti organici, cioè dichiaratamente legati alla DcCollegamento esterno, al PciCollegamento esterno e, più tardi, a Forza ItaliaCollegamento esterno e alla LegaCollegamento esterno (Ettore BernabeiCollegamento esterno, Alberto Asor RosaCollegamento esterno, Lucio CollettiCollegamento esterno, Gianfranco MiglioCollegamento esterno per citare qualche nome).
Oggi, invece, non c’è più nessuno.
Tabula rasaCollegamento esterno.
I nani che hanno calcato la ribalta dell’antiberlusconismo?
Privati della luce riflessa, sono desaparecidiCollegamento esterno.
Gli storici fiancheggiatori del Pci-Pds-Ds-PdCollegamento esterno, tipo Nanni MorettiCollegamento esterno?
Raggelati dal rampantismoCollegamento esterno di Renzi, non spiaccicano più parola.
E a destra come va?
Beh, lì non si è mai vista esattamente la calca dei pensatori…
In un simile vuoto, Saviano spopola.
E, inconsapevolmente, certifica quanto va sostenendo Massimo FiniCollegamento esterno,
uomo sempre fuori dal coro.
IntervistatoCollegamento esterno sul tema intellettuali e potere, Fini è stato tranchantCollegamento esterno: “La figura dell’intellettuale in senso proprio, per lo meno in Italia, è scomparsa (…) Non solo, ma direi che gli opinion maker, che una volta erano gli intellettuali, ora sono i conduttori di trasmissioni televisive o cantanti o cose di questo genere. Conta molto di più l’esposizione mediatica piuttosto che altre doti. Ho detto prima che non ci sono intellettuali in Italia. In realtà ci sono ma (…) la loro parola conta uno rispetto a un rutto di un cantante di prima linea“.
Con gli intellettuali, insomma, stiamo a zero.
Non ci sono più né gli indipendenti né gli organici.
Il bipolarismoCollegamento esterno prima e l’antipoliticaCollegamento esterno poi hanno spazzato via i disturbatori dei manovratori.
Perché il leaderismoCollegamento esterno, che del bipolarismo è il frutto velenoso, affida al capo di turno (Silvio BerlusconiCollegamento esterno, Matteo SalviniCollegamento esterno e i già citati Renzi e Grillo) le chiavi del pensiero unicoCollegamento esterno e incontestabile.
E chi critica, per dirla con il premierCollegamento esterno in carica, è un gufo.
Tutti zitti, quindi.
O zittiti dagli scherani dei leader, che abbondano nelle redazioni dei quotidiani e in quelle televisive.
Con l’eccezione, appunto, del furbissimo e ipermediatico Saviano.
Ricco a tal punto, ormai, da potersi permettere di dire ciò che vuole, quando vuole, come vuole lontano da tutte le traiettorie politiche.
Ultimamente, per esempio, ha capito che, per continuare a distinguersi, deve rompere le scatole alla sinistra imperante e al grillismo incombente.
E, così, prima ha attaccatoCollegamento esterno il sindaco di Napoli, Luigi De MagistrisCollegamento esterno.
Poi se l’è presaCollegamento esterno con il governatore della Campania, Vincenzo De LucaCollegamento esterno.
E, infine, dopo aver piallatoCollegamento esterno a più riprese Renzi, si è buttato a testa bassaCollegamento esterno contro Maria Elena BoschiCollegamento esterno, chiedendone le dimissioni.
Un’intemerata che è finita, ahi lui, nel nulla.
Saviano, abituato a vincere, sperava di sventolare lo scalpo boccoloso della bella aretina.
Ed era probabilmente convinto di aver dato il calcio dell’asinoCollegamento esterno.
Non è stato così.
Credete si sia scoraggiato?
Per niente.
Sabato 9 gennaio, con un tweetCollegamento esterno, e domenica 10 gennaio con un articolo al vetrioloCollegamento esterno ha chiesto le dimissioniCollegamento esterno di Rosa CapuozzoCollegamento esterno, 45 anni, avvocato, sposata, due figli, militante del Movimento 5 stelle, dal 14 giugno 2015 sindaco di Quarto (Napoli), prima donna a indossare la fascia tricolore in 67 anni di storia politica del comune campano.
Nel decreto di perquisizione con il quale, lunedì 11 gennaio, i carabinieri sono entrati a casa del sindaco, il magistrato ha scritto che Rosa “(…) non appare allo stato indagata”; semmai è “(…) persona offesa rispetto al reato di tentata estorsione”; ma “ha tenuto una condotta poco lineare e sicuramente da approfondire”(acrobazie verbali su cui sorvoliamo…).
E allora?
Al centro dell’inchiesta giudiziaria sul presunto voto di scambioCollegamento esterno con la camorra c’è l’ex consigliere Giovanni De RobbioCollegamento esterno, anch’egli militante del partito fondato da Grillo e Gianroberto CasaleggioCollegamento esterno.
E Rosa che colpe ha?
Nessuna, a sentir le sue parole nel videoCollegamento esterno postato su Facebook, in cui non ha mancato di dirsi dispiaciuta per l’attacco di Saviano.
Subito le è arrivata, via chat, la convinta solidarietàCollegamento esterno del sindaco di Parma, Federico PizzarottiCollegamento esterno, suo (eretico) compagno di partito.
Grillo, invece, le ha chiesto, ruvidamente, con un postCollegamento esterno, di farsi da parte.
Curioso, no?
Siamo di fronte alla prima crisi politica in rete: un tweet, un video, una chat, un post…
Parafrasando la celebre battuta del film L’ultima minacciaCollegamento esterno, verrebbe da dire: “E’ il digitale, bellezza!”.
Ma torniamo a Saviano.
Stavolta l’avrà vinta?
Vedremo.
In ogni caso, nonostante l’aria sofferente, continuerà a passarsela alla grande.
Soprattutto, appunto, a passare, addirittura, per intellettuale…
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