L'utile gay
Hypercorsivo di Massimo Donelli
E adesso chi glielo racconta a Nicole MinettiLink esterno?
Ve la ricordate, no?
Ma sì, dai!
E' la boccuta ex consigliera regionale della Lombardia (eletta nel listino di Roberto FormigoniLink esterno) che invitava le amiche alle cene elegantiLink esterno di Silvio BerlusconiLink esterno, quelle popolate dalle cosiddette olgettineLink esterno, frequentate da Ruby RubacuoriLink esterno, la (falsa) nipote di Hosni MubarakLink esterno, e divenute oggetto di ben tre processi penaliLink esterno.
Sì, insomma, chi glielo dice alla bella Nicole, ora djLink esterno, che a Palazzo ChigiLink esterno sta arrivando, in pompa magna, Alessio De GiorgiLink esterno?
"Alessio chi?" vi starete giustamente chiedendo.
E se lo chiederebbe anche la Minetti leggendo che De Giorgi sarà il nuovo responsabile per la comunicazioneLink esterno di Matteo RenziLink esterno sui social networkLink esterno.
Dubito, infatti, che i due si siano mai incrociati.
Alessio, dunque.
Genovese, 47 anni, trapiantato da tempo in Toscana (toh…), per la precisione a Viareggio, De Giorgi è il fondatore di gaysex.itLink esterno, gaytube.itLink esterno e nowescort.comLink esterno.
Nonché socio della discoteca MamamiaLink esterno di Torre del Lago, luogo Link esternocultLink esterno della movidaLink esterno versiliana.
Nonché direttore di gay.itLink esterno, capofila del networkLink esterno composto da me2.comLink esterno, gaychat.itLink esterno, guidagay.itLink esterno, gayweb.itLink esterno, gayfriendlyitaly.comLink esterno.
Ma, attenzione, Alessio non è un debuttante assoluto in politica, anzi.
E' stato, infatti, veltroniano, renziano, montiano (poi ha fatto causa a Scelta civicaLink esterno).
E ora eccolo nuovamente schierato con Matteo.
Solo Pierluigi BersaniLink esterno non l'ha voluto tra i piedi.
Per il resto, tutti pronti ad accoglierlo a braccia aperte.
In primisLink esterno, appunto, Renzi.
Che, all'antivigilia dell'approvazione della travagliata legge sulle unioni civili (dovrebbe avvenire, con l'ennesimo voto di fiducia, entro questa settimana), ha pensato bene di portarselo nella sala bottoni del governo, dalla quale ha dovuto lasciar fuori, dopo molte polemicheLink esterno, un altro caro amico, Marco CarraiLink esterno, che gli pagava l'affitto quando Matteo era sindaco di FirenzeLink esterno e al quale Renzi intendeva affidare la cyber-securityLink esterno (secondo il Fatto QuotidianoLink esterno a bloccare tutto sarebbe stata WashingtonLink esterno, più precisamente la CiaLink esterno).
Ma torniamo al prode Alessio.
Il quotidiano LiberoLink esterno, sabato 7 maggio, ha messo in prima pagina la foto in cui lecca il seno (finto)Link esterno di una drag queenLink esterno.
Un'immagine già pubblicata tre anni fa quando De Giorgi si era candidato con Scelta civicaLink esterno di Mario MontiLink esterno: "Sempre meglio delle foto con le Olgettine" aveva reagitoLink esterno con stizza Alessio il 12 gennaio del 2013.
Ma dopo 72 ore, ossia il 16 gennaio, aveva gettato la spugna, dichiarandosi "vittima di un tritacarne vero e proprio, che ha cercato ed è riuscito a scandagliare in profondità ogni mia attività imprenditoriale, con una intensità inaudita e non applicata a nessun altro candidato della prossima competizione elettorale".
Ora eccolo nuovamente alla ribalta.
Come mai?
Nello stesso giorno in cui Libero tornava a bastonarlo, De Giorgi ha spiegatoLink esterno al Corriere della seraLink esterno: "È una scelta professionale e politica. Ho condiviso molte delle scelte di Matteo Renzi, a cominciare dal percorso di trasformazione della sinistra italiana (…) Sono stato tra le 3-4 persone che hanno convinto Renzi a sposare la battaglia per le unioni civili (compresa la stepchild adoptionLink esterno). Ho organizzato l'incontro con le famiglie ArcobalenoLink esterno alla LeopoldaLink esterno 2012. Ho anche pubblicato, destando scandalo, l'elenco dei senatori pd contrari alla stepchildLink esterno. Ci abbiamo provato, poi il realismo ci deve spingere a fare i conti con la realtà".
Realismo.
L'ingrediente-base del renzismo.
Pensate, infatti, quanto sarà utile, nelle prossime ore, uno come Alessio per dialogare con l'ala dura del gay people.
E che strillino pure Maurizio BelpietroLink esterno e tutti i benpensanti!
"Le dirò: la politica, oggi, non è più sangue e merda. È molto peggio" ha chiosato proprio sabato in una smaliziata intervistaLink esterno al Corriere della sera, citando una sua celebre frase, l'ex senatore socialista Rino FormicaLink esterno, 89 anni ben portati.
Che cosa volete che sia, allora, qualche schizzo di fango griffato Libero davanti all'ennesima riforma sventolabile in piena campagna elettorale?
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