Un ritratto che Bosshard scattò nel 1938, quando molti giornalisti avrebbero voluto intervistare Mao. Ci riuscì grazie alla sua conoscenza del Paese e ai suoi contatti.
RSI-SWI
La Fondazione svizzera per la fotografia di Winterthur rende omaggio al fotoreporter svizzero Walter Bosshard. I suoi servizi dalla Cina negli anni '30 erano seguiti da un vastissimo pubblico in Occidente.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 21.09.2018)
Bosshard fu il primo fotoreporter elvetico a godere di fama internazionale. Nel 1938, mentre in Cina si consumava la guerra con il Giappone, riuscì a fotografare, filmare e intervistare il giovane leader comunista Mao Zedong, nascosto a Yan’an.
Viveva nel Paese da diversi anni e ne amava la cultura. Nel fotogiornalismo, “non ci sono lavori paragonabili così densi e intensi e che hanno seguito per così tanto tempo lo sviluppo della Cina in quel periodo determinante”, osserva il curatore della mostra Peter Pfrunder.
Contenuto esterno
Walter Bosshard fotografava e scriveva per le riviste europee e poi anche per Life, dove l’amico (rivale nella professione) Robert Capa arrivò per primo. La mostra di Winterthur mette l’accento anche sulla competizione tra i due.
Articoli più popolari
Altri sviluppi
Relazioni italo-svizzere
150 anni di cittadinanza svizzera per Cavaione, la storia di un villaggio senza patria
Abbassare il riscaldamento per ridurre la dipendenza dal gas russo: è una proposta che vi convince? Quali altri soluzioni sarebbero attuabili?
Contrariamente ad altri Paesi europei, la Svizzera dipende solo in minima parte dal gas naturale. Questa fonte rappresenta infatti circa il 15% dei consumi energetici complessivi della Svizzera e viene usata soprattutto per il riscaldamento. Quasi la metà del gas consumato in Svizzera viene però dalla Russia e anche nella Confederazione si cercano soluzioni per…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Incontro con Greg Gorman, il fotografo delle celebrità
Questo contenuto è stato pubblicato al
Michael Jackson, Sophia Loren, Sharon Stone, Robert De Niro, Leonardo DiCaprio e la lista potrebbe continuare per diversi paragrafi. Le celebrità protagoniste di uno scatto in bianco e nero firmato Greg Gorman sono davvero tantissime. E tutto è cominciato per caso, racconta Gorman al corrispondente della Radiotelevisione svizzera. Nel 1968, durante un concerto di Jimi…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Diane Arbus, René Burri, Henri Cartier-Bresson, Robert Frank e Nan Goldin, solo per citarne alcuni. Questi giganti della fotografia del XX secolo sono i protagonisti di una mostra in corso a Zurigo fino al prossimo 18 marzo. Ma il visitatore dell’esposizione al Photobastei non troverà, ad esempio, l’uomo che ferma i carri armati a piazza Tienanmen…
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'allestimento al m.a.x. museo si concentra più di altro sul tema della multiculturalità ed è fatto di pagine di giornale e immagini proiettate, più che di fotografie incorniciate e appese al muro.
Ecco Bergün, il paesino dove è vietato fotografare
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Non vogliamo rendere tristi con foto dei paesaggi di Bergün le persone al di fuori del comune” ha dichiarato il sindaco, Peter Nicolay. “Le invitiamo piuttosto a visitare e vivere personalmente” il paesino a quasi 1’400 metri d’altitudine, nella valle dell’Albula, alla cui tutela saranno destinati i soldi delle eventuali multe. Come fare, per mostrarvi…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Pubblicare fotografie su Instagram o video su Youtube può diventare davvero redditizio. Valeria e Adi, alias Little City, sono un caso esemplare. Per loro postare contenuti online non è un hobby, ma un lavoro vero. Vengono difatti pagati e sponsorizzati per i loro viaggi. Loro sono solo due dei, pochi, influencer svizzeri, fra cui…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.