Dalla scorsa estate la polizia ticinese comunica ogni settimana i luoghi dove verranno effettuati dei controlli di velocità. Utile prevenzione o tutela solo per chi ha "il piede pesante"? I controversi "radar" sono al centro dell'inchiesta della trasmissione della Radiotelevisione svizzera Patti Chiari.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
Michele Rauch e Luca Marcionelli, Patti Chiari
Contenuto esterno
Un cartello d’avvertimento 200 metri prima di ogni radar mobile. Era l’aprile del 2016 quando il parlamento ticinese prese una decisione controversa. Ora quel principio è diventato realtà. Dal primo luglio 2017, anche i controlli di velocità mobili vengono annunciati. Ma attenzione: non come avrebbe voluto il Parlamento! Niente cartello prima del radar, ma la pubblicazione ogni settimana delle località dove ci saranno i controlli. Senza l’indicazione del punto preciso, né del giorno esatto.
Ma allora qual è l’utilità e il senso di queste segnalazioni? Servono a fare prevenzione? O rischiano solo di prevenire… le multe agli automobilisti col piede pesante?
La trasmissione della Radiotelevisione svizzera Patti Chiari ha dato voce a chi ritiene che la volontà del parlamento sia stata aggirata, solo per non compromettere una preziosa fonte di entrate per Comuni e Cantone. Ma ha incontrato anche chi, segnato da un dramma personale, è contro ogni forma di segnalazione e, anzi, chiede più controlli in nome della sicurezza.
Ospiti in studio il direttore del Dipartimento istituzioni ticinese Norman Gobbi, il coordinatore del Fronte automobilisti Ticino Andrea Censi, l’avvocato dell’Unione Automobilisti Motociclisti Rossano Guggiari e il capo della Polizia stradale ticinese, il capitano Marco Guscio
Patti Chiari ha anche verificato un con un test pratico le ragioni per cui il Dipartimento Istituzioni ha deciso di non avvisare gli automobilisti con un cartello 200 metri prima di un radar mobile. Ha seguito per 3 giorni le attività di un radar fisso segnalato e la velocità degli automobilisti 200 metri dopo lo stesso radar. Il risultato è che sulle oltre 7’000 auto passate, solo 31 erano sopra il limite dei 50 km/h al momento di superare il radar. Ma 200 metri dopo gli automobilisti sopra il limite di velocità erano ben 1’723.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Parola all'”Uomo del traffico”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Analisi della viabilità, consigli di guida e ricordi memorabili del capitano Marco Guscio della gendarmeria stradale del canton Ticino, incontrato da RSI News. In Ticino, l”uomo del traffico”, è lui. Parliamo del capitano Marco Guscio, 59 anni, responsabile del reparto gendarmeria stradale della polizia cantonale. Da 20 anni si occupa di gestire il traffico e…
Le cattive abitudini degli automobilisti svizzeri in Italia
Questo contenuto è stato pubblicato al
A rilanciare una vecchia querela ci ha pensato martedì il Comune di Como. Nei primi nove mesi del 2017, su 337’000 euro di multe comminate agli automobilisti alla guida di veicoli con targhe svizzere, le autorità lariane hanno incassato solo 47’000 euro. Appena il 14%. Un po’ meglio è andata con gli automobilisti italiani: su…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le autorità ticinesi attendono che entri in vigore la nuova legge federale sulle multe disciplinariCollegamento esterno, che dovrebbe entrare in vigore il prossimo primo gennaio, per dotarsi di un regolamento che permetta agli agenti privati di sicurezza, impiegati da un corpo di polizia comunale, di emettere contravvenzioni sotto rigido controllo. Potranno farlo soltanto a veicoli…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Giezendanner vuole modificare le norme sulla circolazione stradaleCollegamento esterno a vantaggio, dice, degli stessi ciclisti: “Sono i primi a doversi proteggere. È incredibile il caos che c’è sulle strade svizzere. Non va bene”. In autunno dovrebbe così presentare una mozione intitolata “orecchie libere”. Le associazioni: “meno divieti, più piste ciclabili” Non tutti sono d’accordo. Per l’Associazione traffico…
Autovelox, fine dei controlli “a sorpresa” in Ticino
Questo contenuto è stato pubblicato al
Non direttamente sulle carreggiate, ma attraverso i canali informativi della polizia cantonaleCollegamento esterno, gli utenti della strada saranno informati sulla presenza, in una determinata regione del cantone, di un autovelox. Lo ha comunicato il governo ticinese martedì, dando così seguito a una decisione del parlamento dello scorso aprile. Non verranno tuttavia date indicazioni precise sull’ubicazione…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una quota importante delle code sulle strade urbane, riportano le analisi degli esperti, è originata dai veicoli alla ricerca di un parcheggio. E ora un app collegata a sensori collocati nell’asfalto invierà le informazioni al navigatore dell’auto che guiderà il conducente direttamente verso il parcheggio libero desiderato. Niente più quindi infiniti giri a vuoto alla…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.