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Salario minimo anche per i lavoratori distaccati

Le aziende estere che distaccano lavoratori in Ticino devono essere obbligate a rispettare i salari minimi proposti dal governo cantonale in applicazione dell'iniziativa popolare "Salviamo il lavoro in Ticino!".

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È quanto chiede una mozione approvata martedì dal Consiglio degli Stati per 33 voti a 9 inoltrata dal “senatore” ticinese Fabio Abate. Il dossier va al Consiglio Nazionale.

Col suo atto parlamentare, il “senatore” ticinese chiedeva se non fosse il caso di completare la Legge federale sui lavoratori distaccati (LDist), prevedendo anche il rispetto dei salari minimi adottati a livello cantonale, e ciò per evitare una concorrenza sleale da parte dei distaccati rispetto ai lavoratori locali.

Un argomento ripreso anche dall’altro ticinese in aula Filippo Lombardi nel suo intervento e dal consigliere agli Stati socialista Paul Rechsteiner. A detta dei due “senatori” si tratta di proteggere i lavoratori delle zone di frontiera, non solo il Ticino ma anche il Giura e Neuchâtel che hanno adottato il salario minimo a livello cantonale, dal dumping salariale, evitando in questo modo distorsioni alla concorrenza.

Lavori in Svizzera allora percepisce il salario elvetico

Per Abate è chiaro: qualora la legge d’applicazione ticinese sui salari minimi dovesse entrare in vigore, sarà fondamentale – tenuto conto della particolare situazione del mercato del lavoro del Cantone Ticino – poter rendere obbligatorio il rispetto di questi salari anche da parte delle ditte estere che distaccano lavoratori in Ticino.

Attualmente, infatti, l’articolo 2 della LDist prevede che il datore di lavoro debba garantire “ai lavoratori distaccati almeno le condizioni lavorative e salariali prescritte nelle leggi federali, nelle ordinanze del Consiglio federale, in contratti collettivi di obbligatorietà generale e in contratti normali di lavoro…”.

Secondo Abate, si tratta quindi di completare questo articolo obbligando i datori di lavoro esteri a rispettare anche i salari minimi stabiliti a livello cantonale, dal momento che a livello federale il popolo non ha voluto saperne. Egli ha ricordato, assieme ad altri suoi colleghi, che oltre al Ticino, anche il Giura e Neuchâtel hanno adottato il salario minimo, e che forse altri Cantoni seguiranno. Non si tratta insomma solo di una misura a favore del cantone a Sud delle Alpi.



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