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Graniti, il borgo siciliano divenuto una galleria d’arte a cielo aperto

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Nell’entroterra siciliano c'è un piccolo borgo di 1’500 abitanti popolatosi di artisti provenienti da tutto il mondo che in cambio di accoglienza negli anni lo hanno arricchito e colorato con oltre 40 murales. All’origine del progetto vi è una coppia italo-svizzera.

Nel cuore della Valle dell’Alcantara, alle pendici dei monti Nebrodi, sorge Graniti, un piccolo borgo in provincia di Messina che, da poco più di un decennio, sta vivendo una seconda vita ed è ormai noto come il “paese dipinto”, un museo a cielo aperto con murales e disegni realizzati da artisti provenienti da tutto il mondo.

Tutto nasce nel 2014 dalla passione e dalla visione dell’imprenditore granitese-svizzero Salvatore Romano e da sua moglie, Karin Maier, che con grande intuito si sono posti l’obiettivo di ripopolare Graniti creando cultura, costruendo una comunità internazionale e, indirettamente, favorendo la nascita di un nuovo circuito turistico nell’isola.

>>> Il nostro reportage da Graniti:

Originario di Graniti, Salvatore Romano, ancora neonato si trasferisce in Svizzera con la mamma per raggiungere il padre. Frequenta le scuole, prosegue gli studi e lavora in Svizzera come imprenditore per buona parte della vita.

Con i due piedi in Svizzera e con lo sguardo rivolto alle radici siciliane, spinto dalla moglie, un decennio fa decise di trascorrere del tempo e spendere delle energie nel paesino natale dando così vita a “Graniti Murales”, un’iniziativa visionaria che lascia una traccia rilevante sul territorio e che è il risultato della volontà di Romano di creare valore e rinascita.

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Artisti da tutto il mondo

A consolidare e a dar maggiore vigoria all’iniziativa di Romano è stato l’Art Project Graniti & Graniti MuralesCollegamento esterno che nel 2017, col patrocinio comunale e sotto la direzione artistica dell’artista hawaiano Richard Ralya, ha letteralmente trasformato il paese in un piccolo gioiello riqualificandolo e valorizzandolo.

È così che Romano corona il sogno di connettere le due patrie, quella svizzera sempre nel suo cuore e quella italiana ricucita in petto a suon di arte. Due Paesi uniti metaforicamente dal ponte culturale e artistico frutto della sua visione. Il borgo diventa così una vera e propria tela dinamica che incuriosisce e stimola dapprima gli abitanti di Graniti, inizialmente scettici per l’idea dello “svizzero”, e poi apertisi gradualmente al mondo, all’accoglienza della gente, della arte e del bello.

Nel corso degli anni Graniti Murales comincia ad attrarre artisti internazionali grazie al ragguardevole lavoro di Ralya e di conseguenza arrivano anche curiosi e turisti ma anche altri europei (svizzeri e non solo) che iniziano popolare il paesino. 

persona che dipinge
Lo Street Artist Guillem Font all’opera. tvsvizzera.it

“Baratto” socio-artistico

La Los Angeles di Sicilia, così come la definiscono alcuni, ha ormai accolto e continua ad accogliere numerosi artistiCollegamento esterno, ospitandoli e accogliendoli in una formulaCollegamento esterno che si dimostra vincente; una sorta di “baratto” socio-artistico che offre ospitalità gratuita in cambio di opere da realizzare in paese che abbiano un legame tematico con territorio ma che allo stesso tempo risuonino dentro l’animo dell’artista.

Sono diversi i temi rappresentati dai murales: dalla migrazione alla mobilità umana, dai cambiamenti climatici all’emancipazione di genere e alla condizione femminile, dalla rappresentazione di personaggi e situazioni ad opere della memoria come quella che narra la vicenda di Maria Grazia CutuliCollegamento esterno, giornalista siciliana barbaramente assassinata in Afghanistan.

L’apprezzamento per Graniti Murales è evidente e viene manifestato anche a distanza per chi al momento non ha ancora avuto la fortuna di recarsi fisicamente a Graniti. Lo testimoniano i dati statistici di Google Maps che nell’area di geolocalizzazione dei murales Collegamento esternodi Graniti mostrano circa 500’000 visualizzazioni nell’ultimo anno. Inserendo nel motore di ricerca di Google Maps le parole chiave Graniti – Murales, c’è infatti la possibilità di geolocalizzare i murales sparsi per il paese, di vederli online e di ottenere informazioni circa gli artisti che li hanno realizzati. 

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Meta di turismo culturale

A Graniti, inoltre, con frequenza annuale, ha luogo il Festival di street art “Graniti Murales” che oltre all’arte urbana si arricchisce anche di altri eventi e momenti artistici. Un’occasione unica d’incontro che offre l’opportunità di “fare comunità” non solo nel contesto artistico.   

In poco più di dieci anni dunque la comunità granitese è metà di turismo culturale e punto di riferimento siciliano per la street art.

I sogni di bellezza di Salvatore Romano e di Karin Maier non sono ancora terminati e per il futuro prossimo, col supporto delle istituzioni, si intende creare un vero e proprio museo da progettare in bio-edilizia che possa calamitare a Graniti anche altre tipologie di visitatore e che possa inoltre fungere da spazio creativo e da centro di animazione per varie categorie di eventi.  

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