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Zugo sempre più un Eldorado fiscale

vista su Zugo
A Zugo il sole splende sempre, perlomeno dal punto di vista fiscale. © Keystone / Urs Flueeler

L'elettorato del Cantone della Svizzera centrale ha accettato domenica una riduzione delle imposte. In materia di pressione fiscale, Zugo sbaraglia ormai qualsiasi altro Cantone. Intanto, però, a livello federale si sta valutando un aumento delle imposte.

Dopo la votazione di domenica, Zugo consolida ulteriormente il suo posto di numero uno nella classifica dei Cantoni fiscalmente più attraenti.

Il 72,3% dei e delle votanti ha infatti detto sì a una revisione di legge, che entrerà in vigore nel 2024, che prevede una diminuzione delle imposte e che andrà a vantaggio soprattutto delle persone a basso e medio reddito.

La proposta prevede una riduzione dell’imposta sulla sostanza e un aumento delle deduzioni per la cura dei figli. Per quanto riguarda l’imposta sul reddito, le detrazioni provvisorie introdotte in seguito alla crisi della Covid-19 diventeranno definitive.

La riduzione dell’imposta sulla sostanza prevede un taglio del 15% di tutti i coefficienti. Contempla inoltre il raddoppio della soglia di esenzione fiscale per le persone sole, i coniugati e i partner registrati, nonché per ogni figlio a carico. Globalmente più dell’80% delle persone fisiche vedrà diminuire le proprie imposte, con i redditi medio-bassi in testa.

Le entrate fiscali del Cantone dovrebbero calare di circa 70 milioni di franchi all’anno. Secondo le autorità una simile riduzione è comunque possibile vista la solida situazione finanziaria del Cantone.

Un primato incontestato

Bastano alcune cifre per rendersi conto di quanto Zugo sia attraente dal punto di vista fiscale. Nel capoluogo di questo Cantone, nel 2023 una persona celibe senza figli con un reddito netto annuo di 100’000 franchi (103’000 euro) ha dovuto pagare complessivamente 5’906 franchi di imposte, inclusa un’imposta federale diretta di 1’819 franchi, identica in tutto il Paese.

In altri Cantoni, la stessa persona può arrivare a pagare una cifra tre volte superiore. A Neuchâtel, ad esempio, dovrà sborsare ben 18’651 franchi. Ma già spostandosi poche decine di chilometri più a nord, a Zurigo, la somma versata annualmente per le imposte duplica (12’488 franchi).

Solo nel Cantone di Svitto si ritrovano valori inferiori ai 10’000 franchi. Nell’omonimo capoluogo la cifra da sborsare per le imposta ammontava comunque a 9’618 franchi.

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Il florido stato delle finanze del Cantone della Svizzera centrale viene da lontano. Zugo ha saputo dar prova di spirito imprenditoriale e negli anni ha saputo approfittare della sua vicinanza con la capitale economica della Svizzera, Zurigo. Ma soprattutto ha saputo attrarre molte aziende, sedotte… da un tasso di imposizione tra i più bassi in Europa.

Ed è in gran parte anche grazie al gettito fiscale generato dalle moltissime aziende che hanno eletto domicilio qui che il Cantone può permettersi di applicare aliquote così basse alle persone fisiche. A Zugo, insomma, piove sul bagnato.

Se sulle rive del Lago di Zugo il sole continua a splendere, a livello federale la situazione è invece più complicata.

A Berna si cercano nuove risorse

Mercoledì scorso, il Consiglio federale ha adottato il piano finanziario per il 2025-2027. Durante questo periodo, la Confederazione prevede deficit strutturali compresi tra 2 e 3 miliardi di franchi all’anno.

Dall’adozione del preventivo in estate, peraltro già deficitario, la situazione sul fronte delle uscite è peggiorata, si leggeva in un comunicatoCollegamento esterno. Dato il protrarsi della guerra in Ucraina, le uscite nel settore dell’asilo restano più a lungo a un livello elevato e l’impennata dei costi in ambito sanitario comporta maggiori uscite per le riduzioni dei premi, ha spiegato il Governo.

A medio termine, l’evoluzione delle uscite è però influenzata soprattutto dallo sviluppo delle spese per l’Assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) e per l’esercito, che crescono a un ritmo nettamente superiore alla media.

Occorre dunque trovare soluzioni per finanziarle, ha sottolineato il Consiglio federale.

La priorità sarà data alla correzione di bilancio, in modo da garantire il finanziamento di importanti compiti federali e creare un margine di manovra per progetti urgenti, mentre altri progetti meno prioritari andranno accantonati o rallentati.

Tuttavia, ciò non basterà: “Per quanto riguarda il finanziamento dell’AVS e dell’esercito si dovranno esaminare anche misure concernenti le entrate”, precisa il Governo.

In altre parole, un aumento delle imposte non è da escludere. “Il Consiglio federale non ha dettagliato le opzioni, ma il denaro potrebbe essere raccolto attraverso un aumento dell’IVA o dell’imposta federale diretta”, scriveCollegamento esterno la Radiotelevisione svizzera di lingua francese RTS. A Zugo, comunque, non c’è molto da preoccuparsi. I contribuenti hanno ancora un certo margine.

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