Marcia a Fully contro l’omertà sugli abusi sessuali nella diocesi di Sion
In Vallese, una marcia organizzata dalla diocesi insieme a un gruppo di sostegno e ai familiari delle vittime ha riconosciuto pubblicamente gli abusi sessuali commessi da un ex parroco, culminando con una richiesta di perdono.
Quasi 80 persone hanno partecipato domenica a una marcia “di riconoscimento” degli abusi sessuali commessi nella diocesi di Sion, in Vallese, in particolare da un ex parroco di Fully rimasto in carica per 48 anni fino alla fine degli anni ’70.
L’iniziativa, organizzata congiuntamente dalla diocesi, dal gruppo SAPEC (sostegno alle vittime di abusi in contesto religioso) e dai famigliari delle vittime, si è conclusa in chiesa con una messa celebrata dal vescovo Jean-Marie Lovey.
Secondo una decina di testimonianze dirette o indirette raccolte da Le Nouvelliste, il prete, morto nel 1983, avrebbe abusato sessualmente di adulti e bambini, sfruttando la propria autorità nella vita quotidiana della comunità. Interpellate da Keystone-ATS, SAPEC e la diocesi evitano di fornire cifre precise sulle vittime.
“Per quanto riguarda abusi di potere e di coscienza, se ne contano decine e decine”, ha dichiarato il vicario generale Pierre-Yves Maillard.
Prima dell’inizio della marcia, Maillard ha chiesto pubblicamente “perdono” a nome del diocesi per gli atti dell’ex parroco.
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