La Consigliera federale Viola Amherd ha incontrato martedì il presidente estone Alar Karis. Al centro dei colloqui le reazioni bilaterali, quelle della Svizzera con l'Ue e la guerra in Ucraina.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Al secondo giorno di visita in Estonia, sotto il cielo grigio di Tallinn, la presidente della Confederazione Viola Amherd è stata ricevuta a fine mattinata al palazzo presidenziale da Karis. Dopo un breve colloquio privato, i due presidenti sono stati raggiunti dalle rispettive delegazioni.
“La discussione sulla guerra in Ucraina è stata interessante”, ha detto la consigliera federale a una giornalista di Keystone-ATS presente sul posto. La vallesana ha fra le altre cose parlato col suo omologo della conferenza ad alto livello sul conflitto che la Svizzera sta organizzando. Un vertice sostenuto dall’Estonia ha assicurato.
Amherd ha anche informato il presidente estone dei progressi nelle relazioni della Svizzera con l’Ue.
Incontro da ministra della difesa
La vallesana, responsabile del Dipartimento della difesa elvetrico, ha in seguito incontrato il ministro della difesa Hanno Pevkur. I colloqui hanno permesso di parlare delle relazioni bilaterali proprio nel settore della difesa. Svizzera ed Estonia contano entrambe su un sistema di milizia, con meccanismi simili per la mobilitazione. Una ventina di anni fa la Confederazione aveva esposto al Paese baltico le procedure elvetiche, e da allora Tallinn le ha riprese e sviluppate, ha spiegato Amherd.
Se i Paesi europei e il G7 si accordano su una legge per congelare i beni russi e utilizzarli per la ricostruzione dell’Ucraina, anche la Svizzera dovrebbe considerare di adottarne una. Il primo ministro Kaja Kallas ha raccontato che una legge del genere è in preparazione in Estonia.
La legge è già stata approvata dal Parlamento estone, ma necessita di un’ulteriore votazione, ha dichiarato la Presidente della Confederazione. In Svizzera non esiste una base giuridica simile.
In Svizzera, il Consiglio nazionale è per l’utilizzo dei fondi russi per ricostruire l’Ucraina, così come il Consiglio federale. La competente commissione degli Stati si oppone invece al progetto. Il dossier sarà probabilmente discusso dai “senatori” durante la sessione primaverile.
Il capo dell’Esercito si recherà in Estonia in giugno per uno scambio con i partner e per capire se la Svizzera può imparare qualcosa dalle strade intraprese da Tallinn. Si informerà poi sulla difesa cibernetica, settore in cui gli estoni vantano esperienza.
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