La televisione svizzera per l’Italia

Trasforma albero in un gigantesco fallo, ma il Comune non ci sta

uomo in piedi vicino a una gigentesca riproduzione di un membro maschile intagliato in un tronco di legno
Il proprietario dell'albero vicino all'opera controversa. Keystone-SDA

Costretto a potare un albero del suo giardino per via di un vicino, lo trasforma in una scultura particolare, creando un gigantesco fallo che punta verso l'alto, ma il Comune non apprezza e impone l'abbattimento: sul caso si esprimeranno i tribunali.

La vicenda – riferisce giovedì il quotidiano romando 24 heures – si svolge a Gilly, località del canton Vaud non lontano dal lago Lemano. Al centro del contendere vi è un pino, di cui da circa un anno rimane ormai solo il tronco ad altezza d’uomo, finemente lavorato affinché appaia come un membro maschile. “Non c’è niente di più bello di un fallo”, spiega al quotidiano il proprietario. “È la speranza della rinascita dell’umanità”.

La motivazione ufficiale alla base della decisione dell’autorità, emessa il 21 gennaio, è la violazione del regolamento comunale sulla protezione degli alberi. La potatura appare indiscriminata, equivalente a un abbattimento senza autorizzazione: il risultato è che l’albero non è più un albero.

L’interessato è stato quindi denunciato, ma intende presentare ricorso in tribunale. “Secondo me è un caso di accanimento. Mi sembra ovvio che sia la rappresentazione data all’albero a scontentare il Comune. Ma quest’opera d’arte si trova nella mia proprietà e nessuno è obbligato a guardarla”. Sulla stessa linea è il suo avvocato, secondo cui “la decisione viola un intero catalogo di libertà costituzionali del cliente e probabilmente dell’artista”, che è una seconda persona.

Secondo il sindaco di Gilly Denis Dumartheray la forma suggestiva dell’albero non ha influenzato in alcun modo la decisione. “Abbiamo solo applicato le regole”, indica al giornale. “La situazione non ha nulla a che fare con la forma della scultura: ognuno ha il proprio giudizio sull’arte e si potrebbe benissimo dire che l’opera rappresenta una spugnola”.

Tutta colpa del Monte Bianco

Come spesso accade la storia è però un po’ più complicata e ha inizio in un diverbio con un vicino, che si lamentava perché l’albero, la cui chioma raggiungeva i tre metri d’altezza, gli impediva di vedere il Monte Bianco dalla camera da letto. La vicenda era finita nel novembre 2023 davanti al giudice di pace: per ristabilire la calma nell’ambito di un’udienza di conciliazione il proprietario del pino aveva accettato di potarlo.

Qualche mese dopo una prima potatura giudicata “orrenda” dal suo vicino l’uomo aveva chiamato un artista amico del figlio, comunicandogli il desiderio di trasformare ciò che restava del pino in un simbolo virile. “Questa richiesta mi ha divertito”, afferma il giovane, che di formazione è un taglialegna, a sua volta contattato da 24 heures. “Ho trascorso quasi tre ore su questa scultura e penso che sarebbe un peccato se venisse rimossa: non credo che un fallo sia offensivo”.

Tornando al proprietario: non c’era forse il desiderio di provocare? “Cos’altro volevi che facessimo con questo albero?”, replica l’uomo. “Non avevo certo l’intenzione di farne una statua della Vergine. All’epoca non pensavo di trovarmi di fronte a un gruppo di bigotti”.

“Ci dispiace di non essere riusciti a risolvere la questione in modo amichevole e che abbia assunto tali proporzioni”, osserva da parte sua il sindaco. “Nostro malgrado, ci troviamo a dover intervenire tra due residenti che evidentemente non sono abbastanza grandi per trovare un terreno comune”, conclude.

Attualità

palazzo federale a berna

Altri sviluppi

Fondi giù del 10% per le ong svizzere attive all’estero

Questo contenuto è stato pubblicato al Nel 2025 e nel 2026 i contributi alle ong svizzere per la cooperazione internazionale all'estero subiranno un taglio del 10,5% rispetto al biennio precedente.

Di più Fondi giù del 10% per le ong svizzere attive all’estero
campagne di voto del 9 febbraio scorso.

Altri sviluppi

Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste

Questo contenuto è stato pubblicato al Circa 665'000 franchi sono stati spesi durante le campagne della votazione federale dello scorso 9 febbraio, data in cui gli svizzeri hanno respinto l'iniziativa per la responsabilità ambientale.

Di più Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste
monopattino

Altri sviluppi

A 100 chilometri l’ora sul monopattino elettrico

Questo contenuto è stato pubblicato al Nel giro di una settimana, la polizia vallesana ha sequestrato due monopattini in grado di superare i 100 km/h. Le trottinette sono state confiscate e i proprietari denunciati.

Di più A 100 chilometri l’ora sul monopattino elettrico
Karin Keller-Sutter

Altri sviluppi

Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA

Questo contenuto è stato pubblicato al La Svizzera figura tra i 15 Paesi con cui gli Stati Uniti intendono trovare rapidamente una soluzione alla questione dei dazi doganali. Lo ha affermato la ministra delle finanze e presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.

Di più Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA
La refurtiva.

Altri sviluppi

Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto

Questo contenuto è stato pubblicato al Dipendenti dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno scoperto orologi, gioielli e monete rubati durante un controllo di un veicolo a Sils in Engadina (GR) all'inizio di aprile. I due occupanti dell'auto con targhe italiane sono stati consegnati alla polizia cantonale.

Di più Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR