Sci-escursionisti travolti da una slavina ai piedi del Cervino, in una zona utilizzata per attività fuoripista. Imprecisato il numero dei dispersi.
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tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Una valanga si è formata nel pomeriggio di lunedì, intorno alle 14, sopra la nota località sciistica di Zermatt. Secondo quanto ha precisato la polizia cantonale la massa nevosa, che è stata vista da testimoni, è caduta nell’area frequentata per l’attività fuoripista di Riffelberg. Il bilancio provvisorio è di almeno tre persone morte e una ferita.
Sono state immediatamente dispiegate notevoli risorse di soccorso, compresi dei mezzi aerei ed elicotteri, per individuare e salvare i dispersi. Martedì le operazioni di ricerca, che erano state sospese durante la notte, sono riprese.
Numero imprecisato di dispersi
Secondo quanto ha riferito alla radiotelevisione SRF Bruno Jelk, responsabile dei salvataggi nella regione, ha parlato di due distinte valanghe, probabilmente provocate da qualcuno.
Dalle tracce rinvenute sulla neve risulta che diverse persone, il cui numero non è ancora chiaro, possano essere state investite dalla massa nevosa. Le ricerche potrebbero quindi protrarsi per molto tempo.
In seguito alle abbondanti precipitazioni e dei venti tempestosi a sud delle Alpi il pericolo di valanghe è di livello 4 (marcato). “Bisogna attendersi valanghe spontanee di dimensioni da grandi a molto grandi”, ha indicato l’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF).
Secondo il rapporto pubblicato il 27 marzo dall’SLF, quest’inverno quattordici persone, la maggior parte delle quali sci-escursionisti, hanno perso la vita a causa delle valanghe.
In totale sono 194 le persone coinvolte in questo tipo di incidenti, di cui ne sono stati contati finora 146.
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