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Vaccinazioni, arriva l’aiuto dell’esercito

Un soldato dell esercito addetto alle vaccinazioni
L'esercito viene in aiuto dei cantoni che hanno chiesto un sostegno per le vaccinazioni. Keystone / Georgios Kefalas

Circa 150 militari del battaglione d'ospedale 2 sono entrati in servizio lunedì 27 dicembre alla caserma di Moudon (nel canton Vaud) per sostenere nei prossimi giorni il settore sanitario dei cantoni di Giura, Vallese, Neuchâtel e Friburgo.

Le truppe supplementari sono state accolte lunedì alla caserma dal nuovo comandante della divisione territoriale 1 Mathias Tüscher e dal tenente-colonnello EMG Raoul Barca, comandante del battaglione d’ospedale 2, una formazione sanitaria composta di 900 soldati.

Un centinaio dei 150 militari supplementari serviranno il settore della sanità, mentre gli altri 50 si occuperanno del servizio, quali trasporti, cucina e pulizia, ha spiegato il comandante Barca.

Lunedì i militari sono stati sottoposti a una visita medica e hanno avuto la possibilità di riceve una seconda vaccinazione o il booster. I soldati sono già tenuti ad indossare una mascherina FFP2, che dal 1° gennaio verrà resa obbligatoria per le truppe in servizio.

Sostegno alla vaccinazione

La missione principale consisterà nel sostenere le operazioni di vaccinazione nei centri cantonali, amministrando il vaccino e/o preparando le dosi. Dovranno pure aiutare il personale infermieristico negli ospedali, in particolare nelle cure intensive.

“Da marzo 2020, è la terza volta che i militari sono convocati a causa del coronavirus. Alcuni contano già un centinaio di giorni di servizio.”, ha precisato Barca.

Mobilitati via sms

Mobilitati martedì scorso via sms, questi 150 militari daranno il cambio a gran parte dei 90 soldati ingaggiati da inizio dicembre per sostenere il sistema sanitario di questi quattro cantoni romandi.

Tüscher ha inoltre ricordato che l’esercito risponde ad una richiesta delle autorità federali, intervenendo rapidamente dove necessario e ritirandosi quando la prestazione non è più richiesta.

Il Consiglio federale aveva deciso lo scorso 7 dicembre un nuovo servizio di sostegno dell’esercito a favore delle autorità civili. Fino a 2’500 militari potranno sostenere gli ospedali per le cure e il trasporto di pazienti nonché i cantoni per la vaccinazione.

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