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Turismo in Svizzera, record di pernottamenti nel 2018

Risultati in rialzo per il settore alberghiero svizzero. Lo scorso anno nella Confederazione sono stati contabilizzati 38,8 milioni di pernottamenti, con una crescita del 3,8% rispetto al 2017. Sono un po' meno, però, i turisti italiani.

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Gli ospiti stranieri in Svizzera hanno fatto segnare un aumento del 4,5%, a 21,4 milioni di pernottamenti, il bilancio migliore da dieci anni a questa parte. In progressione (+2,9%) anche i dati relativi ai turisti svizzeri, per un totale, finora ineguagliato, di 17,4 milioni di notti, secondo quanto emerge dai risultati pubblicati martedî dall’Ufficio federale di statistica (Ust).

Guardando ai paesi di provenienza dei turisti stranieri, nel 2018 si è assistito a un aumento dei pernottamenti da parte di tutti i gruppi più rappresentati, con l’eccezione degli italiani, che sono diminuiti dello 0,8%.

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Quali sono le regioni più frequentate?

Hanno registrato cifre in rialzo undici regioni turistiche su 13, sei delle quali con crescite uguali o superiori al 5,0%. Prima fra tutte la regione di Zurigo, con 325’000 pernottamenti supplementari (+5,4%), la progressione assoluta maggiore. Seguono i Grigioni (+279’000; +5,7%), la Regione di Berna (+256’000; +5,0%), Lucerna/Lago dei Quattro Cantoni (+214’000; +5,9%), il Vallese (+206’000; +5,3%) e Ginevra (+178’000; +5,8%). 

In controtendenza la regione di Friburgo (- 0,5%) e soprattutto il Ticino, che ha registrato un calo marcato di 184’000 pernottamenti, il che rappresenta una flessione del 7,5%.

Turisti davanti al Cervino
Il Vallese resta una delle mete preferite dai turisti. Keystone/ Valentin Flauraud

Un “primo passo”

I dati, per quanto positivi, vanno messi in prospettiva, dato che il settore ha alle spalle una lunga strada e che questa progressione è solo un “primo passo” a conferma della ripresa iniziata nel 2017, ha fatto sapere Svizzera Turismo in occasione della conferenza stampa annuale tenutasi oggi a Zurigo. L’organizzazione di categoria ha anche sottolineato la necessità di proseguire gli sforzi promozionali per “sostenere la crescita e ripristinare la prosperità degli anni antecedenti al 2008”.

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