La televisione svizzera per l’Italia

L’USS chiede aumenti salariali del 5%

pierre yves maillard
Per il presidente dell'USS Pierre-Yves Maillard stiamo vivendo una crisi del potere d'acquisto. Keystone-SDA

Aumenti salariali del 5% per il prossimo anno. Lo chiedono l'Unione sindacale svizzera (USS) e le federazioni affiliate, che sottolineano come nonostante una congiuntura economica generalmente buona, i salari reali sono oggi inferiori ai livelli del 2019.

L’evoluzione in Svizzera è “allarmante”, ha dichiarato lunedì la presidente del sindacato UNIA Vania Alleva in una conferenza stampa a Berna. Il potere d’acquisto dei lavoratori si è ridotto e molte persone “si ritrovano a fine mese con fatture importanti e salari insufficienti, che non permettono più veramente di vivere”.

“Il forte aumento del costo della vita, abbinato all’evoluzione insufficiente dei salari, mostra chiaramente che sono necessari sostanziali aumenti salariali per colmare il divario”, ha aggiunto.

Il ritorno dell’inflazione, la pandemia di Covid-19 e la guerra in Ucraina vengono spesso utilizzati per spiegare questo sviluppo sfavorevole. Tuttavia, non è la prima volta che la Svizzera si trova a dover far fronte a un’impennata inflazionistica, constata il presidente dell’USS Pierre-Yves Maillard, che denuncia una scelta “ideologica”.

+ Costo della vita in aumento: l’illusione degli alti salari svizzeri

Nei decenni passati vi era consenso sul principio dell’indicizzazione degli stipendi e delle pensioni al costo della vita. “Questo consenso manca nella crisi del potere d’acquisto che stiamo vivendo”, aggiunge il “senatore” vodese del Partito socialista.

Conseguenza: “il lavoro ha perso il suo valore nel senso economico del termine”. I e le dipendenti lavorano ogni anno con un po’ più di intensità. La produttività aumenta, ma guadagnano meno. Questa situazione “non è accettabile”. Dobbiamo recuperare questo ritardo affinché il valore del lavoro sia nuovamente sufficientemente riconosciuto, sostiene il vodese.

I salari sono in ritardo

Affinché la distribuzione tra lavoro e capitale non cambi, i salari dovrebbero aumentare tanto quanto la produttività più l’inflazione. Con un aumento della produttività di oltre l’1,5% all’anno, i salari sono “in ritardo di oltre il 5%”, spiega il capo economista dell’USS Daniel Lampart. Detto altrimenti: “se si sfruttasse il potenziale di crescita salariale, oggi i redditi medio-bassi guadagnerebbero dai 300 ai 500 franchi in più al mese”.

Eppure, la situazione economica rimane generalmente buona. Soprattutto il settore finanziario, ma anche grandi settori dell’economia nazionale come l’edilizia, il commercio al dettaglio o l’industria alimentare annunciano un buon andamento degli affari. Ma in molte branche e aziende, la maggior parte dei profitti va alle casse aziendali o agli azionisti, invece che al personale.

Secondo Vania Alleva in Svizzera un posto di lavoro su dieci è poco retribuito. Ciò concerne mezzo milione di persone, soprattutto donne. E anche l’apprendistato non garantisce un salario equo.

Non meno di 4’500 franchi al mese

In questo contesto, la presidente di Unia chiede salari minimi “adeguati”. Dal suo punto di vista gli stipendi non dovrebbero essere inferiore a 4’500 franchi mensili, 5’000 franchi per chi ha effettuato un apprendistato. Alleva chiede anche una rivalorizzazione nei settori con bassi salari.

+ La protezione dei salari in Svizzera suscita invidia nell’UE

I servizi pubblici e parapubblici non vengono risparmiati, nota Natascha Wey, segretaria generale del Sindacato svizzero dei servizi pubblici (VPOD/SSP). Molti iscritti hanno subito nuovamente una flessione del salario reale lo scorso anno, in particolare nel settore sanitario e sociale (con un calo del 2% nel 2023, dopo l’1,9% osservato nel 2022).

“Questi risultati sono scioccanti visto che i Cantoni hanno registrato complessivamente un’eccedenza di 2,2 miliardi di franchi nel 2023, mentre il deficit iscritto a preventivo era di 1,6 miliardi”, accusa Wey, invitando i datori di lavoro a “ritrovare la ragione”.

È di lunedì la notizia che nel 2024 i salari nominali in Svizzera sono aumentati dell’1,1% rispetto all’anno precedente, secondo l’ultima stima pubblicata dell’Ufficio federale di statistica (UST).

L’inflazione è però destinata a essere ancora una volta più elevata, secondo i maggiori istituti e le più grandi banche elvetiche (Segreteria di Stato dell’economia, Banca nazionale, KOF, Economiesuisse, UBS, Fondo monetario internazionale, ecc.). Le previsioni del rincaro – che come noto per motivi metodologici non comprendono i premi di cassa malati – vanno dall’1,2% a all’1,7%. Incombe quindi un’ulteriore perdita di potere d’acquisto, come negli anni precedenti.

Quindi malgrado l’inflazione del 2024 si presenti più contenuta rispetto al recente passato i salariati vedranno le loro buste paghe farsi ancora una volta più leggere, in termini di possibilità di consumo. Questo era già avvenuto nel 2023 (aumento dei salari +1,7%, aumento dei prezzi +2,1%), nel 2022 (+0,9%, +2,8%: più grave perdita d’acquisto dai tempi della Seconda guerra mondiale) e nel 2021 (-0,2%, +0,6%: arretramento più marcato dal 1979).

Attualità

Donald Trump nel giorno dell'annuncio dei nuovi dazi doganali.

Altri sviluppi

Dazi, economia svizzera con il fiato sospeso

Questo contenuto è stato pubblicato al Gli ambiti economici svizzeri trattengono il fiato, mentre si avvicina la data del 9 luglio, che porrà fine a una fase di negoziati durata 90 giorni fra Stati Uniti e partner commerciali sui dazi doganali.

Di più Dazi, economia svizzera con il fiato sospeso
PAgamento via telefonino.

Altri sviluppi

Commercianti svizzeri denunciano TWINT per commissioni eccessive

Questo contenuto è stato pubblicato al L'associazione delle imprese attive nel commercio al dettaglio, ha presentato una denuncia contro TWINT, il sistema svizzero di pagamento mobile, alla Commissione della concorrenza.

Di più Commercianti svizzeri denunciano TWINT per commissioni eccessive
Auto dei carabinieri.

Altri sviluppi

Ucciso a Luino un luganese di 57 anni

Questo contenuto è stato pubblicato al Un uomo di 57 anni, cittadino svizzero, è stato accoltellato domenica a morte in un'abitazione a Luino da uno dei due figli adottivi.

Di più Ucciso a Luino un luganese di 57 anni
Donne manifestano contro il femminicidio.

Altri sviluppi

Un monitoraggio elettronico per prevenire i femminicidi

Questo contenuto è stato pubblicato al Il ministro della giustizia Beat Jans chiede il monitoraggio elettronico e un sistema d'allarme con cavigliere per gli autori di violenze contro donne.

Di più Un monitoraggio elettronico per prevenire i femminicidi
insegna UBS

Altri sviluppi

UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT multate a Singapore

Questo contenuto è stato pubblicato al L'autorità di vigilanza dei mercati di Singapore ha multato nove banche per violazione delle norme antiriciclaggio. Tra gli istituti sanzionati figurano UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT del Liechtenstein.

Di più UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT multate a Singapore
Andrea Gmür-Schönenberger

Altri sviluppi

Chiesto un miliardo in più per l’esercito

Questo contenuto è stato pubblicato al L'esercito svizzero dovrebbe disporre di un miliardo di franchi in più per le munizioni destinate ai sistemi di difesa terra-aria (DTA).

Di più Chiesto un miliardo in più per l’esercito

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR