Proibizione degli ordigni atomici, chiesta l’adesione della Svizzera al Trattato
Il popolo si esprimerà in merito all'adesione della Svizzera al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari. Oggi un'Alleanza composta di rappresentanti di vari partiti e organizzazioni ha depositato oltre 135'000 firme alla Cancelleria federale.
Il Trattato è entrato in vigore nel 2021 e vieta le armi nucleari nel diritto internazionale e colma una lacuna in quello internazionale umanitario: le armi nucleari sono ora esplicitamente proibite come le altre armi di distruzione di massa.
È ora che anche la Svizzera vi aderisca, secondo un’alleanza formata da Socialisti, Verdi, Partito evangelico nonché numerose organizzazioni, tra cui il Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE), Greenpeace, Terres des hommes e l’Alleanza internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (Ican).
Le oltre 135’000 firme raccolte rappresentano un segnale forte a favore del disarmo, ha dichiarato Noemi Buzzi del GSsE ai media a Berna. A suo avviso, attualmente le minacce nucleari stanno tornando ad essere socialmente accettabili. Secondo la presidente dei Verdi Lisa Mazzone, la risposta giusta alle armi nucleari è la loro messa al bando e la loro abolizione.
Il comitato promotore dell’iniziativa ha sottolineato la responsabilità umanitaria della Svizzera. L’adesione al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari è “attesa da tempo”, ha affermato dal canto suo il consigliere nazionale socialista Fabian Molina. “La nostra credibilità diminuisce se la Svizzera si tira indietro su questa questione”, ha detto rivolgendosi al Consiglio federale. Secondo Molina, il Governo ignora da diversi anni il mandato del Parlamento.
Governo svizzero contrario
La Svizzera ha partecipato ai negoziati del trattato, ne ha sostenuto l’adozione all’ONU nel 2017 e sia il Consiglio nazionale che gli Stati hanno invitato il Consiglio federale ad aderirvi nel 2018 con chiare maggioranze. Ciononostante, l’esecutivo continua a rifiutarsi di aderire.
Nel marzo 2024 il Consiglio federale ha infatti nuovamente declinato di firmare il trattato. A suo avviso, la sua efficacia sarebbe scarsa, poiché la maggior parte dei Paesi occidentali ed europei non lo riconoscerebbe, stando alla motivazione fornita all’epoca. Sarebbe più efficace se la Svizzera si impegnasse a favore di un mondo senza armi nucleari nell’ambito del Trattato di non proliferazione nucleare (TNP).
Secondo un recente sondaggio, il 72% dei cittadini intervistati si è espresso a favore dell’adesione al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari. Dalla sua entrata in vigore nel 2021, quasi un centinaio di Paesi hanno aderito a questo testo dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, 74 dei quali lo hanno ratificato.
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