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Una veglia per le vittime del coronavirus

Candeline in Piazza Federale.
Candeline in Piazza Federale. Keystone / Anthony Anex

Venerdì sera a Berna si è svolta veglia in memoria delle vittime del coronavirus: in Piazza federale sono state accese 13'350 candele, una per ogni persona morta in Svizzera o nel Liechtenstein a causa del Covid-19.

In occasione dell’evento, promosso da diverse organizzazioni civili all’insegna di “#YesWeCare” (Sì, ce ne occupiano), è stato espresso il sostegno alle persone colpite dalle conseguenze a lungo termine della malattia e alle persone particolarmente vulnerabili. Inoltre, i partecipanti hanno ringraziato gli operatori sanitari e hanno chiesto una migliore prevenzione per affrontare la pandemia.

Il virus Sars-Cov-2 continua a costituire un pericolo, hanno ricordato in un comunicato gli organizzatori della veglia a lume di candela. Anche le persone vaccinate o guarite possono ammalarsi. E c’è il rischio che si diffonda una nuova variante del virus ancora più pericolosa, che potrebbe aggirare la protezione immunitaria raggiunta finora ancora più di quanto successo in precedenza.

Di conseguenza – hanno sottolineato gli organizzatori – è necessario ridurre e mantenere basso il numero di casi, raggiungere un alto livello di protezione vaccinale, avere un’aria pulita e fresca nei locali ed effettuare un monitoraggio dettagliato delle varianti.

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Dallo scoppio della pandemia, nella primavera del 2020, in Svizzera sono morte 13’350 persone a causa del Covid-19. Lo scorso aprile, il Consiglio federale ha revocato le ultime misure contro il virus Sars-Cov-2, tra cui l’obbligo di isolare le persone infette e l’obbligo di indossare le mascherine sui trasporti pubblici. Recentemente si è registrato un nuovo aumento del numero di casi. Martedì, la Confederazione ha segnalato 10’289 nuove infezioni nell’arco di sette giorni, ossia un aumento di circa il 48% del numero di casi sull’arco di una settimana.
 

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