L'immagine della nuova coalizione svizzera contro le SLAPP.
Alliance suisse contre les SLAPP
Le minacce di azioni legali da parte di aziende possono limitare la libertà di stampa.
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tvsvizzera.it/tins con Keystone-ATS
Sono note come “cause SLAPP”. L’acronimo, che evoca la parola inglese “schiaffo” (slap), sta per “Strategic Lawsuit Against Public Participation”. In buona sostanza, si tratta di azioni legali utilizzate per impedire la pubblicazione di notizie. In Svizzera, è ora nata una nuova alleanzaCollegamento esterno di organizzazioni non governative (ONG) e professionisti dei media per lottare contro il ricorso a queste strategie.
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L’alleanza ha spiegato giovedì di battersi per una migliore legislazione contro quelli che definisce “procedimenti bavaglio”. Spesso la minaccia di un’azione legale da parte di aziende può bloccare sul nascere notizie riguardanti violazioni dei diritti umani o danni ambientali. Soprattutto i giornalisti e le giornaliste indipendenti e le organizzazioni non governative più piccole non possono permettersi di affrontare cause lunghe e costose e alla fine le notizie non vengono divulgate.
L’ONG Public Eye, che fa parte della nuova alleanza, ritiene importante che il pubblico svizzero sia informato di come talune aziende si attivino per censurare le critiche della società civile con minacce di azioni legali e cause intimidatorie. “La ricerca e il dibattito aperto sono fondamentali per una democrazia, i politici quindi devono finalmente trovare una risposta a queste pratiche”, ha sottolineato in un comunicato Christa Luginbühl di Public Eye.
I numeri del fenomeno
L’associazione “Pane per tutti” ha realizzato nel 2022 un sondaggio sul tema, che ha coinvolto 11 ONG svizzere. I risultati mostrano che nel Paese questo tipo di cause legali sarebbero aumentate: tra il 2002 e il 2010 c’erano state solo due minacce di azioni legali, mentre dal 2010 sono già stati 17 i tentativi d’intimidazione.
Solo dal 2018, inoltre, sono state intentate circa una dozzina di azioni SLAPP, molte delle quali arriveranno quest’anno in tribunale. Le associazioni dei media hanno riferito che negli ultimi anni alcuni loro membri hanno dovuto difendersi in tribunale, nel quadro di procedure legali sostanzialmente inutili, ma costose.
Causa in Malesia
L’Alleanza cita inoltre ad esempio la causa intentata dalla figlia di un politico malese, Jamilah Taib Murray, contro il Fondo Bruno Manser. La milionaria sta cercando di bloccare 249 rapporti redatti dall’associazione che accusano la sua famiglia di essere coinvolta nel disboscamento illegale delle foreste pluviali in Malesia.
Dopo che la Procura di Basilea ha archiviato la causa penale, il Fondo Bruno Manser ha dovuto comunque giustificarsi in sede civile. Secondo la direttrice aggiunta dell’associazione, Taib sta cercando di screditare il fondo e di portarlo alla rovina finanziaria.
Oltre al Fondo Bruno Manser, a “Pane per tutti” e a Public Eye, la “Alleanza contro lo SLAPP” comprende oltre una decina di organizzazioni umanitarieCollegamento esterno, fra cui Helvetas e Terre des hommes, Greenpeace e la Società per i popoli minacciati. Hanno aderito alla coalizione anche l’organizzazione per il giornalismo svizzero Impressum e l’osservatorio Multiwatch.
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