Un terzo dei nidi di rondoni in Svizzera è inquinato da plastica
La plastica è ormai ovunque.
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Un nido di rondoni su tre è contaminato da rifiuti di plastica, anche se questi uccelli non toccano quasi mai il suolo. Si tratta del primo studio sull'interazione della plastica in sospensione nell'aria e una specie animale.
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Keystone-ATS
“I rondoni alpini possono restare in aria per otto mesi senza interruzioni, i rondoni neri per dieci mesi”, ha detto Livio Rey, della Stazione ornitologica svizzera di Sempach (canton Lucerna), a Keystone-ATS. Per costruire i nidi, raccolgono materiale in aria e lo incollano con la loro saliva.
L’inquinamento della plastica in mare è un problema conosciuto, ma il fatto che animali che vivono quasi solo in aria possano esserne colpiti non era stato preso in considerazione fino a ora, scrive una squadra diretta da scienziati spagnoli nella rivista Science of the Total Environment.
Nidi esaminati in Svizzera
Per lo studio, al quale ha partecipato anche la Stazione ornitologica svizzera, 487 nidi delle tre specie europee di rondoni sono stati analizzati in sette Paesi, fra i quali appunto la Svizzera.
Risultato: il 36,5% dei nidi contenevano rifiuti plastici, dato che sale all’85% nel caso del rondone pallido. Gli esperti suppongono che questo sia dovuto al fatto che i rondoni pallidi si trovano più frequentemente in regioni urbane.
Effetto della plastica
Lo studio non si è occupato delle conseguenze di questo inquinamento per i rondoni, ma ha permesso di osservare quattro uccelli che si erano impigliati in pezzi di plastica. Secondo gli autori dello studio, si tratta di un rischio serio. Inoltre, i prodotti chimici contenuti nella plastica potrebbe risultare nocivi per gli uccelli.
È anche possibile che l’utilizzo di plastica presenti vantaggi per gli uccelli, come ad esempio un migliore isolamento termico dei nidi. Tutto ciò deve però essere studiato.
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