Per 40 anni, tra il 1940 e il 1980, in una clinica psichiatrica di Münsterlingen, nel Canton Argovia, sono stati condotti test farmaceutici su migliaia di persone a loro insaputa. Nell'ex cimitero dell'ospedale è stato inaugurato sabato un monumento ella memoria.
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tvsvizzera.it/mar
Secondo uno studio, circa 3’000 persone di tutte le età sono state usate come cavie umane, 36 sono morte durante o dopo aver assunto le sostanze. I test venivano condotti sotto compenso delle case farmaceutiche dal capo della clinica, lo psichiatra Roland Kuhn.
“Si trattava di Tofranil. La cosa tragica è che per anni questi farmaci sono stati dati ai pazienti, senza che loro sapessero che erano vietati – e questo anche se la dichiarazione di Helsinki del 1964 lo regolava. Ma il dipartimento della sanità turgoviese di allora ha chiuso gli occhi”, testimonia alla Radiotelevisione svizzera RSI Martin Geiger, internato per una decina di giorni nella clinica psichiatrica di Münsterlingen, che ha lui stesso assunto dei medicamenti.
Per non dimenticare questo triste capitolo della storia recente, le autorità cantonali hanno deciso di erigere un monumento alla memoria nel cimitero della clinica psichiatrica.
Legge per indennizzare le vittime
Ma non è l’unico obiettivo del Governo turgoviese, che sta lavorando a una legge per permettere di indennizzare le vittime dei test, ciò che rappresenterebbe una prima a livello svizzero.
“Avremmo favorito una soluzione nazionale, perché la storia nel Canton Turgovia non è differente da quella di altri cantoni. Ma è nostra responsabilità, rispondere a ciò che è successo e agire di conseguenza”, afferma Urs Martin, presidente del Governo cantonale.
Le case farmaceutiche verranno coinvolte in questo procedimento. Se tutto andrà secondo i piani entro l’inizio del 2025 le vittime degli esperimenti farmacologici di Münsterlingen dovrebbero essere indennizzate.
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