La televisione svizzera per l’Italia

Un’estate decisamente anomala

Una bandiera svizzera con sullo sfondo le montagne innevate del canton Uri in piena estate.
Tra giovedì e venerdì, sulla cresta settentrionale delle Alpi, è nevicato in abbondanza. Keystone / Eddy Risch

L’estate 2021 passerà di certo agli annali della Svizzera a causa dell’elevato numero di situazioni meteorologiche fuori dalla norma che si sono sommate in luglio. Ma, assicura MeteoSvizzera, il bel tempo è arrivato e riserverà una serie di giornate con indicazione stabile “in prevalenza soleggiato e caldo”.

Intanto però in tutto il paese, per la prima volta dal 2014, si è registrato uno scarto negativo delle temperature in piena estate. In quota le condizioni non sono proprio ideali. Il limite di zero gradi si trova a circa 3’000 metri e al di sopra dei 3’500 circa, tra giovedì e venerdì, sulla cresta settentrionale delle Alpi è nevicato in abbondanza.

Al nord delle Alpi è già stato stabilito un primato storico per quanto riguarda le precipitazioni: dall’inizio delle misurazioni non c’era mai stato un periodo a cavallo tra giugno e luglio con tanta acqua come quella caduta tra il 21 giugno e la metà di luglio di quest’anno.

In gran parte della Svizzera tedesca si sono avute piogge senza precedenti negli ultimi 70 anni con conseguente pericolo di esondazione dei fiumi e dei laghi in tutta l’area compresa tra Zurigo e Bienne. In diverse località romande ha piovuto tanto che si è superata la somma dell’acqua caduta dal cielo nei cinque anni precedenti.

Ma anche al sud non si è scherzato con temporali molto violenti, accompagnati da venti tempestosi fino in pianura e chicchi di grandine che si vedono solo ogni 10-20 anni. A Robiei in Valle Maggia mercoledî è stato stabilito il record di precipitazioni per il mese di luglio con 92 litri in 6 ore.

A rendere ancora più strana la situazione si aggiunge anche l’allerta valanghe diramata dall’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe SLF valida fino a venerdì. Sulla cresta settentrionale delle Alpi dal Vallese a Glarona, al di sopra dei 3’200 metri, c’è un pericolo distacco di masse di neve asciutta di grado 3 (marcato).

Soprattutto dalla regione dell’Aletsch alle Alpi urane sono previsti distacchi spontanei che in alcuni punti potranno assumere grandi dimensioni. Sotto i 3’200 metri sono invece attese piccole valanghe bagnate.

Sul maltempo, ecco il servizio del telegiornale:

Contenuto esterno


In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR