A un anno dall'apertura, il centro commerciale più grande della Svizzera deve fare i conti con lo shopping online e le mutate abitudini dei consumatori. Esaurito l'effetto novità, gli affari non corrispondono alle aspettative degli investitori.
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tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 08.11.2018)
Sono 3,9 milioni, le persone che hanno fatto shopping -o consumato un pasto, oppure hanno staccato un biglietto per il cinema o per il ‘surf indoor’- al Mall of Switzerland di Ebikon, vicino Lucerna.
I gestori ne avevano previsti tra i 4,5 e i 5 milioni, numero annuo che ora contano di raggiungere a lungo termine, valutando “concetti innovativi” per offrire ai visitatori un valore aggiunto, si legge giovedì in una notaCollegamento esterno.
“Siamo al primo anno. Dobbiamo ancora raggiungere il nostro pubblico e soprattutto entusiasmare chi viene per far sì che torni”, spiega alla RSICollegamento esterno il direttore Jan Wengeler. “Ci vuole del tempo per sviluppare il nostro potenziale per poi raggiungere la velocità di crociera auspicata inizialmente”.
Mercato saturo
In Svizzera, oggi, si contano ormai 197 centri commerciali con una superficie oltre i 50’000 metri quadrati, ovvero 60 in più rispetto al 2006. Ma il giro d’affari è stagnante o in calo, conferma l’analista del commercio al dettaglio Sandra Wöhlert.
“Quello che è successo negli ultimi anni è drammatico: intere catene di negozi hanno chiuso, altri hanno ridotto la superficie di vendita e questi gruppi sono anche locatari nei centri commerciali. Questa evoluzione continuerà e vedremo probabilmente altre ‘dead malls’ in Svizzera”.
Negozi sfitti
I negozi del Mall of Switzerland -dove c’è spazio per 140 tra esercizi commerciali e di ristorazione- non sono ancora tutti affittati, benché nei primi dodici mesi il tasso di occupazione sia salito dall’80 all’84% della superficie.
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Altre cifre non sono state rese note. Il fondo sovrano di Abu Dhabi (ADIA) ha investito 450 milioni di franchi a Ebikon, tramite una società affiliata.
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