Un importante progetto solare nelle Alpi vallesane è stato ridimensionato a causa del rischio di valanghe e della mancanza di collegamenti alla rete.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Il progetto della società EnAlpin prevedeva la costruzione di sei parchi solari nelle Alpi vallesane, per complessivi 800’000 pannelli solari che avrebbero dovuto fornire 1,44 terawattora di elettricità.
Lo studio di fattibilità ha però evidenziato i rischi di un impianto su così larga scala. Da un lato, in tre dei sei siti l’installazione di pannelli non avrebbe avuto senso a causa di pericoli naturali come valanghe, cadute di massi, frane o per la scarsa accessibilità.
Dall’altro lato, la rete elettrica del Vallese presenta delle strozzature che dovranno essere risolte prima di aggiungere altre centrali.
La notizia del ridimensionamento, anticipata dalla SonntagsZeitung, è stata confermata lunedì da Diego Pfammatter, vice direttore di EnAlpin, che non ha però voluto dare ulteriori dettagli su quello che sarà ora il progetto.
Quello vallesano non è il solo progetto per lo sviluppo delle energie verdi ad essere confrontato con diverse difficoltà.
Lo scorso maggio, le organizzazioni ambientaliste avevano tagliato le ali a un altro ambizioso progetto solare vallesano, nel sito alpino di Grengiols.
Il piano originario, che prevedeva la produzione di almeno 600 gigawatt di elettricità all’anno, è stato ridimensionato a un più modesto impianto di 160’000 moduli solari su un chilometro quadrato, in grado di fornire circa 110 gigawatt di elettricità.
La settimana scorsa, un progetto di coprire i binari ferroviari con pannelli solari nella Svizzera occidentale è stato abbandonato dopo che il Dipartimento dei trasporti ha sollevato delle perplessità.
Ma la realizzazione di progetti di energia alternativa si sta rivelando difficile. Un recente sondaggio dei media ha rivelato uno scarso sostegno per una serie di altre proposte di energia alternativa.
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