UBS, “Ottimi progressi con l’integrazione di Credit Suisse”
Il passaggio da Credit Suisse a UBS sta andando liscio per ora.
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UBS sta facendo ottimi progressi con l'integrazione di Credit Suisse (CS): lo afferma Stefan Seiler, responsabile delle risorse umane dell'istituto guidato da Sergio Ermotti.
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“Sono molto soddisfatto del punto in cui siamo”, ha detto martedì il 50enne in un intervento al Finance Forum, un evento svoltosi a Zurigo. Dopo le fusioni delle entità legali delle due società ora si tratta di avviare la migrazione della clientela, un “compito mastodontico”, ha aggiunto il dirigente che ha iniziato la sua carriera all’Accademia militare del Politecnico federale di Zurigo (ETHZ).
La banca sta iniziando con l’integrazione della clientela CS di Singapore, Hong Kong e Lussemburgo: si tratta di un primo passaggio di 18’000 persone. Finora era stato sperimentato solo il trasferimento di alcune centinaia di rapporti bancari. Il compito più vasto, ossia la conversione dei clienti in Svizzera, sarà affrontato l’anno prossimo. Secondo Seiler per l’integrazione sarà necessario spostare un totale di 110 petabyte di dati (1 petabyte corrisponde a circa 500 miliardi di pagine scritte).
La base per la migrazione è la fusione delle case madri UBS e CS alla fine di maggio e l’unione delle due unità elvetiche un mese più tardi. Seiler – in forza a UBS dal 2011 – ha descritto la comunicazione trasparente con il pubblico come una delle componenti chiave dell’integrazione. “Siamo consapevoli di dover collaborare con un gran numero di stakeholder” (cioè investitori, dipendenti, clienti e fornitori), ha concluso il manager che dal 2018 ha la funzione di Head Group Human Resources and Corporate Services.
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