UBS: “L’integrazione di Credit Suisse procede bene”
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UBS ritiene di essere sulla buona strada per l'integrazione di Credit Suisse e fa sapere che i risparmi previsti sono stati realizzati.
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In occasione della presentazione dei risultati annuali la grande banca ha annunciato che tutte le tappe importanti dell’integrazione di Credit Suisse sono state raggiunte e che sono anche stati realizzati i risparmi previsti sul fronte dei costi.
Le economie in questione sono ammontate a 3,4 miliardi di dollari (3,1 miliardi di franchi) nel 2024. Rispetto alla base dei costi dei due istituti nel 2022 i risparmi sono di 7,5 miliardi di dollari, come da obiettivo: è stato raggiunto quasi il 60% della riduzione prevista.
Circa il 90% dei conti dei clienti al di fuori della Svizzera è stato trasferito sulle piattaforme di UBS. Inoltre la liquidazione dell’unità Non-Core and Legacy (NCL) – cioè le attività non in linea con la strategia della banca, di cui UBS vuole disfarsi – sta procedendo più rapidamente del previsto.
UBS è ora “sempre più fiduciosa” che l’integrazione sarà sostanzialmente completata entro la fine del 2026. Il trasferimento della maggior parte dei conti dei clienti in Svizzera e di tutti i portafogli di gestione patrimoniale dovrebbe essere completato nel 2025. Ciò consentirà di ottenere “significativi risparmi sui costi”, promette l’istituto: per il solo 2025 essi ammonteranno a circa 2,5 miliardi di dollari.
Complessivamente la banca ritiene di essere sulla buona strada per ottenere economie di circa 13 miliardi di dollari entro la fine del 2026. Ad esse fanno fronte spese legate all’integrazione per un totale di circa 14 miliardi.
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