Troppe opposizioni e ricorsi in Svizzera frenano l’edilizia
Mancano alloggi? La colpa è sopratutto dei ricorsi.
Keystone-SDA
Se in Svizzera non vengono costruite nuove abitazioni oppure la loro edificazione viene ritardata, ciò è da attribuire in primo luogo al numero di opposizioni e ricorsi contro i progetti. A farne le spese spesso sono coloro alla ricerca di un alloggio.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
Keystone-ATS
Uno studio commissionato dagli Uffici federali dello sviluppo territoriale (ARE) e delle abitazioni (UFAB), pubblicato martedì rivela che la carenza di alloggi in Svizzera è da ricondurre sopratutto al fatto che le nuove costruzioni sono spesso oggetto di ricorsi. Tra le varie misure, gli autori dell’indagine propongono ad esempio a Confederazione, Cantoni e Comuni di limitare la cerchia delle persone legittimate a presentare un’opposizione o un ricorso e di snellire le procedure.
Il 60% delle opposizioni e il 61% dei ricorsi costituiscono un grosso ostacolo alla realizzazione dei progetti di edilizia abitativa, sostengono l’ARE e l’UFAB. Per il 37% delle persone intervistate le prescrizioni in materia di pianificazione territoriale rappresentano uno scoglio importante da superare.
Il servizio del TG 12.30 della RSI del 1. luglio 2025:
Contenuto esterno
Le preoccupazioni maggiori sono date dalle cosiddette opposizioni abusive, che vengono sfruttate per bloccare i progetti o addirittura impiegate come atto di coazione o di ricatto contro i committenti. Secondo lo studio esterno vi è un ampio consenso tra gli esperti intervistati sul fatto che i processi di pianificazione e di autorizzazione possano essere svolti in modo più rapido ed efficiente e che gli stessi processi debbano essere meglio protetti da ricorsi abusivi od opportunistici. A tutt’oggi è troppo facile impedire o ritardare un progetto di edilizia abitativa tramite un rimedio giuridico, spiegano gli Uffici federali.
La situazione attuale si ripercuote anche su chi è alla ricerca di un alloggio, precisano. L’80% dei committenti interpellati infatti ha dichiarato che questo freno all’edilizia implica ritardi per la messa sul mercato delle abitazioni. Il 71% ha inoltre affermato che gli alloggi diventeranno così pure più costosi.
Secondo gli autori dell’inchiesta, in futuro non bisognerebbe più legittimare a inoltrare un ricorso tutti coloro che vivono in un determinato perimetro rispetto al progetto edilizio, bensì unicamente coloro che sono direttamente e particolarmente interessati dal progetto di costruzione. Tra le proposte avanzate anche quella di ridurre le istanze di ricorso e di migliorare il coordinamento tra le autorità preposte al rilascio di un’autorizzazione edilizia.
Nell’ambito dello studio sono state intervistate circa 440 persone tra cui committenti, responsabili dello sviluppo, architetti nonché giuristi presso studi legali, Amministrazione pubblica, scuole universitarie e tribunali.
Articoli più popolari
Altri sviluppi
Destinazione Svizzera
Un’intera vallata del Vallese alla ricerca dell’antenato comune
Abbassare il riscaldamento per ridurre la dipendenza dal gas russo: è una proposta che vi convince? Quali altri soluzioni sarebbero attuabili?
Contrariamente ad altri Paesi europei, la Svizzera dipende solo in minima parte dal gas naturale. Questa fonte rappresenta infatti circa il 15% dei consumi energetici complessivi della Svizzera e viene usata soprattutto per il riscaldamento. Quasi la metà del gas consumato in Svizzera viene però dalla Russia e anche nella Confederazione si cercano soluzioni per…
Svelato il segreto della stabilità della schiuma della birra
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo sette anni di ricerche, specialisti del Politecnico federale di Zurigo (ETH) hanno svelato il segreto della stabilità della schiuma della birra. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Physics of Fluids.
Losanna, nessun contatto fra auto della polizia e lo scooter del 17enne morto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Ministero pubblico vodese ha reso noto oggi i risultati iniziali delle indagini sull'incidente avvenuto a Losanna nella notte fra sabato e domenica, nel quale ha perso la vita un adolescente in sella a uno scooter rubato in fuga dalla polizia.
Pensione, in Svizzera c’è chi vorrebbe lavorare oltre i 65 anni
Questo contenuto è stato pubblicato al
I cittadini elvetici propendono per lavorare più anni, piuttosto che vedersi tagliate le prestazioni pensionistiche. È quanto mostra un sondaggio effettuato lo scorso luglio su incarico dell'assicurazione Groupe Mutuel e del quotidiano "Le Temps".
La Svizzera ha delle lacune da colmare nella lotta al razzismo
Questo contenuto è stato pubblicato al
La lotta al razzismo e all'antisemitismo in Svizzera presenta delle falle. Un rapporto evidenzia, in particolare, la mancanza di misure sufficienti contro il razzismo strutturale nei settori dell'istruzione, della giustizia e della polizia.
Recuperato l’aereo affondato nel Lago dei Quattro Cantoni
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'aereo affondato il 28 luglio nel lago dei Quattro Cantoni è stato ripescato dall'acqua martedì a mezzogiorno, dopo che i sommozzatori hanno praticato dei fori nella carlinga per far defluire l'acqua.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli strumenti basati sull'intelligenza artificiale (IA) come ChatGPT continuano a guadagnare popolarità in Svizzera. Secondo uno studio, nel 2025, per la prima volta, la maggioranza della popolazione, soprattutto la fascia giovane, ha rivelato di avvalersene.
Secondo Swissmem servono misure per salvare posti di lavoro
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel primo semestre del 2025, ancora prima dell'entrata in vigore dei dazi statunitensi, l'industria tecnologica svizzera ha subito un forte rallentamento, con un fatturato in calo del 2,5%.
Era quasi estinta e ora spopola: è il momento d’oro per la civetta
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un tempo sull'orlo dell'estinzione, la civetta è tornata in auge in Svizzera. Grazie alle misure di promozione, ora questo rapace notturno occupa 161 territori, lo stesso numero di oltre 40 anni fa, indica in una nota diffusa martedì BirdLife Svizzera.
Una consultazione pubblica per definire il nome del futuro deposito di scorie nucleari
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera intende stoccare a lungo termine i propri rifiuti radioattivi in un deposito geologico profondo a Stadel, nel canton Zurigo. Per coinvolgere maggiormente la popolazione, è stata lanciata una consultazione pubblica per scegliere il nome dell'impianto.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.