Troppa carne e zuccheri nella dieta di bambini e adolescenti svizzeri
Secondo uno studio federale, le abitudini alimentari di bambini e adolescenti in Svizzera sono scorrette, con un eccesso di carne, grassi e zuccheri che causa sovrappeso o obesità in circa il 13% dei e delle giovani, esponendoli a un maggior rischio di diabete.
Troppa carne, troppi grassi e zuccheri, e poco verdura e frutta. È la fotografia delle abitudini alimentari di bambini e adolescenti in Svizzera, da cui risulta che circa il 13% dei e delle giovani fra 6 e 17 anni è in sovrappeso o in situazione di obesità, fattori di rischio per il diabete. Nel 10% delle bambine, dei bambini e delle e degli adolescenti, indica una nota diffusa giovedì dall’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) che si basa su uno studio condotto fra 1’852 partecipanti, sono stati anche registrati valori del sangue che indicano un aumento del rischio di diabete.
Finora bisognava affidarsi a ricerche estere, che non tengono conto della cultura locale e dell’offerta in Svizzera in ambito alimentare. Ora, però, il sondaggio “menuCH-Kids” commissionato dall’USAV colma questa lacuna.
Dai risultati ai quesiti posti, emerge che l’alimentazione media delle bambine e dei bambini e delle e degli adolescenti corrisponde per la maggior parte alle raccomandazioni per l’assunzione di nutrienti principali; in media si consumano una quantità sufficiente di carboidrati e fibre alimentari.
Tuttavia, l’assunzione di proteine è complessivamente elevata, soprattutto tra gli adolescenti maschi. Il consumo di grassi nelle e nei giovani di tutte le fasce d’età corrisponde al limite massimo dei valori raccomandati. Il consumo di medio di frutta e verdura è piuttosto basso, quello di carne è invece elevato. Gli snack e le bevande zuccherate sono spesso inclusi nella dieta anche in quantità considerevoli.
Neonati allattati al seno più a lungo
Oltre a questo studio su bambini e adolescenti, l’USAV ha diffuso anche gli ultimi dati, frutto di un sondaggio rappresentativo condotto a scadenza decennale sull’alimentazione dei lattanti (Swiss Infant Feeding Study).
Esso mostra che le raccomandazioni sull’alimentazione dei neonati sono accolte molto bene: rispetto all’ultimo sondaggio – svolto fra 1’269 madri di bambini di età compresa tra i 3 e i 12 mesi – si osserva un aumento della durata e della frequenza dell’allattamento al seno. In particolare, ci sono più bambini allattati esclusivamente al seno nei primi quattro mesi di vita. Anche l’allattamento parziale tende ad aumentare.
Gli alimenti di complemento, come le verdure cotte, completano il latte materno e vengono introdotti tra il 5° e il 7° mese di vita, analogamente a quanto emerso dall’ultimo sondaggio.
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