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Quasi 13 miliardi per l’ampliamento delle ferrovie svizzere

Una pioggia di miliardi per l'infrastruttura ferroviaria: dopo la Camera alta del Parlamento anche quella bassa ha approvato la cosiddetta Fase di ampliamento 2035 che prevede spese per oltre 12 miliardi di franchi allo scopo di eliminare le strozzature della rete e potenziare il servizio passeggeri e merci.

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La responsabile del Dipartimento del trasporti Simonetta Sommaruga ha ricordato che sono oltre 200 i progetti previsti che saranno finanziati dal Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FIF). Il deputato Michael Töngi (Verdi) si è rallegrato del fatto che la riforma non punta sull’alta velocità, come spesso avviene all’estero, ma sull’aumento delle capacità. Per questo, secondo lui è un progetto che va a beneficio di tutta la Svizzera, anche delle regioni rurali e turistiche di montagna.

Sul fronte viaggiatori, gli interventi principali si concentrano a nord delle Alpi, sull’Altopiano: in primo luogo si vuole introdurre la cadenza ogni quindici minuti in diverse tratte, come tra Ginevra e Losanna, tra Friburgo, Berna e Zurigo, tra Zugo e Zurigo e tra Zurigo e Frauenfeld (via Winterthur).

Altre linee passeranno alla cadenza semioraria, tra cui la Berna-Briga (previsto qui l’equipaggiamento di tecnica ferroviaria nel tratto scavato del secondo tubo della galleria di base del Lötschberg), la Basilea-Bienne, la Lucerna-Zurigo e la Lucerna-Engelberg. Sarà anche costruita una nuova linea tra Neuchâtel e La Chaux-de-Fonds (NE).

Rispetto alla versione uscita dalla Camera alta, il Nazionale ha voluto anche aggiungere due nuove stazioni: Winterthur Grüze Nord e Thun Nord. La fattura globale sale così di 69 milioni a 12,89 miliardi di franchi.

Gli interventi previsti a sud delle Alpi riguardano il potenziamento della Locarno-Intragna, la nuova fermata di Piazza Indipendenza a Bellinzona, l’ampliamento dello scalo merci di Cadenazzo, il rafforzamento della tratta Bioggio-Lugano Centro e, per quanto concerne la Val Poschiavo, l’aumento delle capacità sulla St. Moritz-Tirano, in Italia. Sempre nei Grigioni, sarà potenziata la stazione di Landquart e la linea della Prettigovia.

Il dossier torna ora alla Camera alta per l’esame delle divergenze (ossia la costruzione delle due stazioni citate a Winterthur e Thun).

Ancora attesa per Alptransit a sud di Lugano

Nei 200 progetti non è però contemplato quello che sta più a cuore al Ticino, il proseguimento di Alptransit a sud di Lugano. Questo è un progetto “molto importante” per il governo, ha detto Sommaruga. La ministra ha evocato una possibile prima tappa tra Chiasso e Melano.

“Il progetto Alptransit Sud ha già oggi un grado di dettaglio molto elevato”: c’è già stato un studio di fattibilità e uno di opportunità, ha spiegato.

Prima di procedere a passi concreti occorrerà tuttavia attendere l’aggiornamento della Prospettiva a lungo termine per la ferrovia, strumento dove vengono presentate le linee guida dello sviluppo dell’offerta. Ciò potrebbe avvenire nel 2022, quando il Parlamento sarà chiamato ad esprimersi in materia.

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