Avviata la procedura di consultazione per reintrodurre negli allevamenti svizzeri l'utilizzo di sottoprodotti proteici animali.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
tvsvizzera.it/tins con Keystone-ATS
Dopo oltre 20 anni di divieto, in Svizzera si vuole permettere l’uso di determinate proteine animali per l’alimentazione di animali d’allevamento. In tutto il continente Europa, la pratica era stata vietata nel 2011 nell’ambito della lotta alla mucca pazza, ha comunicato oggi il Dipartimento federale degli interni (DFI).
Il DFI ha ora “avviato la procedura di consultazione sulle relative basi legali”, si legge nel comunicato.
Poter usare proteine trasformate come alimenti per animali, precisa il DFI, favorirebbe un’agricoltura e un’economia alimentare sostenibili, dato che si potrebbero sfruttare maggiormente i ricavi della macellazione.
Proteine anche da insetti
Le autorità federali si stanno quindi adoperando per emanare una nuova ordinanza e modificarne un’altra relativa ai sottoprodotti di origine animale. Le nuove disposizioni permetterebbero la somministrazione di proteine trasformate di suini al pollame, e viceversa. Oltre a questo, laddove le modifiche proposte fossero accettate, sarà possibile utilizzare anche proteine ricavate da insetti.
La procedura di consultazione terminerà il 15 dicembre di quest’anno.
Anche Brienz potrebbe scomparire sotto una grande frana
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il villaggio di Brienz nei Grigioni passa nuovamente alla fase rossa: l'accesso al paese è da ora vietato. Stando ai geologi, una grossa frana rischia di cadere nelle prossime settimane.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ambasciata elvetica in Iran è stata chiusa: la situazione non consentiva di garantire la sicurezza dello staff e dei locali.
La Confederazione investe sulla Ginevra internazionale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale ha stanziato 269 milioni di franchi per rafforzare la Ginevra internazionale, rispondendo alla concorrenza internazionale sempre "più agguerrita".
Sessant’anni di abusi all’abbazia di Saint-Maurice in Vallese
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per decenni, nell'abbazia di Saint-Maurice, in Vallese, si sono verificati casi di abusi sessuali sotto varie forme. Solo sotto la pressione dei media e dell'opinione pubblica la direzione ha preso coscienza dei propri doveri.
Gli abitanti di Davos vogliono rimpossessarsi della loro cittadina
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un'iniziativa popolare chiede che "chi ristruttura edifici esistenti con più appartamenti riservi almeno la metà della superficie abitabile alle case primarie".
I consumatori svizzeri non boicottano i prodotti “made in USA”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Smettere di comprare prodotti americani per segnalare la propria opposizione alle politiche del presidente Donald Trump? Così volevano fare gli svizzeri, ma la realtà appare diversa.
I tempi lunghi per lo smantellamento di una centrale nucleare
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo smantellamento della centrale nucleare di Mühleberg nel Canton Berna è a metà dell'opera. Tutto procede secondo i piani: sono già state rimosse 6'700 delle complessive 13'000 tonnellate di materiale.
La Svizzera ha restituito all’Italia beni culturali di diverse epoche
Questo contenuto è stato pubblicato al
A Berna, la direttrice dell'Ufficio federale della cultura Carine Bachmann ha consegnato all'ambasciatore italiano in Svizzera Gian Lorenzo Cornado dei beni culturali della vicina penisola.
Niki de Saint Phalle e Jean Tinguely in mostra al Grand Palais di Parigi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si apre venerdì al Grand Palais di Parigi una retrospettiva consacrata all'universo di Niki de Saint Phalle e del suo compagno, lo scultore svizzero Jean Tinguely.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.