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Torna l’aviaria

Il ceppo che si sta diffondendo in Svizzera al momento non può contagiare l'uomo

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L’Ufficio federale di veterinaria ha messo in atto alcune misure per controllare l’influenza aviaria che ha ucciso un ottantina di uccelli selvatici nella zona del lago di Costanza. Dal momento che le carcasse dei volatili sono state rinvenute anche in Germania e in Austria, ulteriori provvedimenti saranno presi di concerto con i Paesi vicini.

Sono circa 80 gli uccelli selvatici uccisi dall’influenza aviaria: i risultati definitivi delle analisi effettuate mostrano che si tratta del virus H5N8, un sottotipo che non è pericoloso per l’uomo. Tuttavia, non è consigliabile toccare i volatili morti, qualora se ne trovasse uno.

L’ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria ha fissato altre zone di osservazione attorno ai laghi di Zurigo, di Bienne, dei Quattro Cantoni, di Morat, di Neuchâtel e intorno al Lemano.

Gli uccelli selvatici colpiti sono per lo più morette o anatidi, mentre si spera che gli uccelli migratori già in viaggio verso sud per svernare non siano stati contagiati.

Per evitare il diffondersi del virus, nuove misure potrebbero presto essere prese in collaborazione con gli uffici veterinari di Austria

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