Il regolamento sulla prostituzione di un comune vodese è troppo restrittivo, sentenzia il Tribunale federale
Per il Tribunale federale, il regolamento adottato da Lucens è contrario alla libertà di commercio.
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Il comune di Lucens (Vaud) è andato troppo oltre nel vietare la prostituzione nel raggio di 100 metri da alcuni luoghi sensibili. Il Tribunale federale (TF) annulla una disposizione del regolamento comunale contestata da una società immobiliare.
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Riunita in udienza pubblica oggi, la seconda Corte di diritto pubblico del TF ha ammesso parzialmente il ricorso della società proprietaria di un ex istituto medico-sociale che intendeva trasformare quest’ultimo in un locale per la prostituzione. Il comune aveva allora reagito adottando una norma che proibisce tale attività in prossimità di alcuni luoghi come negozi di alimentari, studi medici, asili nido, scuole e chiese.
Per la maggioranza dei giudici, il raggio di divieto di 100 metri intorno a questi luoghi è troppo esteso. Comporta una esclusione della prostituzione su un’ampia parte del territorio comunale, il che è contrario alla libertà del commercio. Tale disposizione è quindi annullata.
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