Annullata dal Tribunale federale la sentenza contro un eritreo che spinse una donna sotto un treno
L'uomo scelse la sua vittima a caso.
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Aveva spinto una donna sui binari del treno presso la stazione centrale di Zurigo ed era stato condannato dalla giustizia cantonale. Il caso di un cittadino eritreo è sbarcato al Tribunale federale (TF) di Losanna, che venerdì ha annullato la sentenza di secondo grado.
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Stando ai giudici di Mon Repos, la Corte d’appello zurighese ha violato il principio di accusa condannando l’uomo per il reato di esposizione a pericolo della vita altrui. Questo perché nell’atto di accusa viene citato il reato di tentato omicidio intenzionale e non quello per cui l’eritreo è stato condannato. Sussiste quindi una violazione del principio di accusa, come si legge nel testo pubblicato oggi dal TF.
Il 7 maggio del 2021 l’uomo di origini africane aveva spinto una donna di 40 anni scelta a caso dal marciapiede del binario 4 della stazione di Zurigo mentre un treno si stava avvicinando. La donna se l’era cavata con ferite leggere, anche perché il treno viaggiava a soli 10 km/h.
Rispetto alla prima istanza, che due anni fa aveva condannato l’uomo a cinque anni e dieci mesi per tentato omicidio e diversi altri reati, la Corte d’appello aveva ritenuto che si era trattato di esposizione a pericolo della vita altrui. Nel dicembre del 2023 all’imputato era quindi stata comminata una pena detentiva di quattro anni sospesa in favore della misura terapeutica stazionaria. In questa occasione era stata confermata anche l’espulsione dalla Svizzera decisa in primo grado, ma la Corte suprema di Zurigo ne aveva ridotto la portata da otto a sei anni.
Lo stesso tribunale dovrà ora chinarsi nuovamente sul caso e riesaminarlo dal punto di vista del tentato omicidio oppure rinviare alla procura l’atto di accusa affinché venga rielaborato.
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