Tensione tra Serbia e Kosovo, interviene la Svizzera
La situazione tra Serbia e Kosovo si fa sempre più tesa. Martedì la Svizzera è intervenuta per cercare di stemperare la tensione. Con un tweet, il Dipartimento federale degli affari esteri invita tutte le parti "ad astenersi da qualsiasi azione che possa ulteriormente esacerbare la situazione".
La KFOR Link esternoe la EULEX Link esternosono essenziali per mantenere l'ordine e la sicurezza delle comunità locali nel nord del Kosovo, si legge ancora nel commento postato sull'account ufficiale del Dipartimento federale degli affari esteri, nel quale si fa riferimento alla forza militare internazionale guidata dalla NATO e alla missione dell'Unione europea in Kosovo sullo stato di diritto.
Proprio nella parte settentrionale diverse centinaia di serbi del Kosovo hanno eretto dal 10 dicembre dei blocchi stradali per protestare contro l'arresto di un ex poliziotto loro connazionale. Di conseguenza il traffico è paralizzato verso due valichi di frontiera.
Domenica sera, il generale Milan Mojsilovic, capo dell'esercito serbo, ha annunciato di essere stato inviato dal presidente Aleksandar Vucic al confine con il Kosovo. Poco prima della sua partenza, i media di Belgrado hanno diffuso un video sui social media nel quale si sentono degli spari, attribuiti a combattimenti scoppiati quando forze kosovare hanno provato a smantellare una barricata. Una versione poi smentita dalla polizia di Pristina.
Il ministro dell'interno kosovaro Xhelal Svecla ha invece affermato che una pattuglia della KFOR era stata attaccata. La missione della NATO da parte sua ha detto che ci sarà un'indagine sull'episodio, che comunque non ha fatto feriti o danni materiali.
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