Temu accusata di pratiche scorrette in Svizzera, si attiva la SECO
La piattaforma di vendita online cinese di articoli a basso prezzo è in forte espansione nella Confederazione.
Keystone-SDA
La Segreteria di Stato dell'economia ha convocato Temu per spiegare alla società i requisiti della norma elvetica sulla concorrenza sleale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
Keystone-ATS
Le critiche dei dettaglianti svizzeri nei confronti di Temu, la piattaforma di vendita online cinese di articoli a basso prezzo in forte espansione nella Confederazione, stanno producendo un primo effetto.
La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) ha convocato la società, che ha la sua sede in Irlanda. Rappresentanti di Temu sono stati ricevuti a Berna all’inizio di settembre, ha indicato una portavoce della SECO al quotidiano svizzero-tedesco Aargauer Zeitung e alle testate a esso legate. “Durante i colloqui, la SECO ha spiegato i requisiti della normativa sulla concorrenza sleale”, ha precisato l’addetta stampa, citata dal quotidiano.
In particolare si vuole che “Temu si basi su prezzi di riferimento effettivi per le offerte di sconto”. Diverse associazioni del ramo – prima fra tutte la Swiss Retail Federation (SRF) – accusano infatti la piattaforma di pubblicità illegale. Si parla di ribassi su prezzi in realtà non effettivi e di nuove offerte sistematicamente etichettate come quasi esaurite (“quantità di articoli rimasti: 5”), pratiche quindi ingannevoli nei confronti del consumatore.
“È inaccettabile che la Svizzera stia a guardare e permetta a queste piattaforme di espandersi in un vuoto giuridico, per così dire, senza rispettare le regole locali”, avevano sostenuto SRF e altre organizzazioni, che nel maggio scorso avevano presentato una denuncia alle SECO. L’associazione si lamenta da tempo del fatto che Temu inonda il mercato nazionale con merci a basso costo che – a suo dire – spesso non soddisfano i requisiti di sicurezza, il tutto senza alcun controllo. L’organismo ha chiesto che “la Confederazione crei finalmente condizioni di parità per tutti gli operatori del mercato”.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Denuncia contro Temu presso la Seco, “sospette pratiche scorrette”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Cresce l’opposizione del settore del commercio al dettaglio elvetico nei confronti di Temu, piattaforma di vendita online cinese di articoli a basso prezzo in forte espansione in Svizzera.
Ci vorrà del tempo prima che la SECO possa stabilire se Temu stia effettivamente violando la legge: la convocazione dei rappresentanti dell’azienda è solo l’inizio. “Al momento siamo in attesa di una risposta da parte dei rappresentanti, che riceveranno istruzioni dalla loro direzione in Cina e torneranno da noi”, spiega la portavoce alla testata argoviese. Nel frattempo i funzionari bernesi hanno esaminato da vicino l’offerta di Temu.
Secondo l’Aargauer Zeitung la SECO si trova ad affrontare una sfida importante. Teoricamente ha la facoltà di avviare un procedimento civile presso un tribunale cantonale, in caso di violazione della Legge federale contro la concorrenza sleale (LCSI), e ha anche la possibilità di presentare una denuncia penale. Visto che Temu non ha una filiale ufficiale in Svizzera non è però chiaro dove la SECO dovrebbe intraprendere un’azione legale. A Basilea, dove Temu ha fondato una società di recupero crediti chiamata Whaleco Switzerland AG? O si dovrà addirittura agire a livello internazionale, a Dublino, dove la casa madre PDD Holdings ha recentemente trasferito la propria sede?
Sempre secondo il giornale il fatto che Temu abbia inviato una delegazione a Berna dimostra comunque che le accuse e i relativi articoli di stampa negativi non lasciano indifferente l’azienda. Temu ha anche cercato di risolvere il contenzioso direttamente con SRF: un avvocato del gruppo ha contattato l’associazione per discutere una cosiddetta dichiarazione di cessazione delle attività con una clausola penale. Con tale accordo, Temu si sarebbe impegnata a rispettare alcune norme svizzere: in caso di violazione, si sarebbero potute imporre delle sanzioni. SRF ha però rifiutato tale approccio, che non è comune in Svizzera.
Il tema sta muovendo anche la politica: la consigliera nazionale vodese rappresentante dei Verdi Sophie Michaud-Gigon ha chiesto con una mozione che operatori quali Temu siano costretti a creare una rappresentanza giuridica in Svizzera, se vogliono vendere i loro prodotti.
Articoli più popolari
Altri sviluppi
Relazioni italo-svizzere
150 anni di cittadinanza svizzera per Cavaione, la storia di un villaggio senza patria
Abbassare il riscaldamento per ridurre la dipendenza dal gas russo: è una proposta che vi convince? Quali altri soluzioni sarebbero attuabili?
Contrariamente ad altri Paesi europei, la Svizzera dipende solo in minima parte dal gas naturale. Questa fonte rappresenta infatti circa il 15% dei consumi energetici complessivi della Svizzera e viene usata soprattutto per il riscaldamento. Quasi la metà del gas consumato in Svizzera viene però dalla Russia e anche nella Confederazione si cercano soluzioni per…
Galleria di base del San Gottardo, anticipata la sostituzione binari
Questo contenuto è stato pubblicato al
I 228 chilometri di binari dovranno essere sostituiti prima del previsto. I lavori dovrebbero svolgersi tra il 2032 e il 2034. Non è prevista un'interruzione totale della linea.
Abbattuta una giovane lince nel canton di Neuchâtel
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'animale, che era in condizioni di salute preoccupanti e faticava ad abituarsi alla vita selvaggia, aveva dato una zampata a una passante.
Archiviato il caso sulla fuga di dati del dipartimento di giustizia zurighese
Questo contenuto è stato pubblicato al
La procura zurighese ha archiviato il caso riguardante la fuga di dati del Dipartimento di giustizia avvenuta nel 2022. In seguito alle indagini, le accuse non sono risultate imputabili ad alcuna persona o sono ormai in prescrizione.
Studenti stranieri all’ETHZ, nessun calo nelle iscrizioni nonostante l’aumento delle tasse
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'aumento delle tasse universitarie presso il Politecnico federale di Zurigo (ETHZ) per le studentesse e gli studenti stranieri non ha finora comportato alcun calo nel numero d'iscrizioni.
Si levano voci critiche contro le nuove prescrizioni sul traffico merci
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le misure annunciate ieri dall'Ufficio federale dei trasporti (UFT) per aumentare la sicurezza del trasporto merci, in seguito all'incidente nel tunnel di base del San Gottardo del 2023, scontentano l'Associazione svizzera proprietari raccordi e carri privati (VAP).
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato condannato a 27 anni e 3 mesi di carcere per il fallito di colpo di Stato architettato a fine del 2022 contro l'insediamento di Lula Da Silva.
Il Governo elvetico vuole rafforzare la lotta contro AIDS, malaria e tubercolosi
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera vuole contribuire a salvare milioni di vite, a prevenire la diffusione di malattie infettive e a rafforzare i sistemi sanitari nei Paesi più vulnerabili.
La Comco dà il suo benestare alla fusione fra Helvetia e Baloise
Questo contenuto è stato pubblicato al
La fusione tra Helvetia e Baloise, annunciata in aprile, supera un altro importante ostacolo: la Commissione della concorrenza (Comco) ha approvato l'operazione, hanno indicato oggi i due assicuratori.
“Identificato il nome del presunto killer di Kirk”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La polizia pensa di aver identificato il nome del presunto killer di Charlie Kirk. Lo riporta Cbs News citando alcune fonti, secondo le quali nessun mandato di arresto è stato finora spiccato.
Gaza: dal Nazionale “no” alle sanzioni, “sì” a un maggior impegno elvetico
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio nazionale ha approvato solo una parte della mozione socialista volta a spingere la Svizzera ad agire contro le violazioni dei diritti umani a Gaza, respingendo invece le proposte più incisive come le sanzioni contro i coloni israeliani e la sospensione della cooperazione economica e militare con Israele.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Temu perde 55 miliardi di valore a Wall Street, timori sui consumi
Questo contenuto è stato pubblicato al
I ricavi deludenti del secondo trimestre e prospettive non entusiasmanti hanno fatto crollare ieri Pdd Holdings, il colosso cinese dell'e-commerce che vende prodotti made in China a basso prezzo avvalendosi delle app Pinduoduo sul mercato domestico e Temu all'estero.
Denuncia contro Temu presso la Seco, “sospette pratiche scorrette”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Cresce l'opposizione del settore del commercio al dettaglio elvetico nei confronti di Temu, piattaforma di vendita online cinese di articoli a basso prezzo in forte espansione in Svizzera.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.