In Svizzera si ricorre meno al telelavoro di quanto si potrebbe

Nella Confederazione il lavoro da casa è praticato meno di quanto le aziende permetterebbero e le e i dipendenti desidererebbero, a causa di dinamiche culturali che influenzano la percezione della motivazione e della carriera.
In Svizzera le persone lavorano da casa meno spesso di quanto potrebbero e di quanto vorrebbero e potrebbero. È quanto emerge da uno studio dell’Università di Neuchâtel e della Scuola universitaria professionale della Svizzera nordoccidentale, di cui riferiscono oggi il Tages-Anzeiger e le testate a esso legate.
In media i dipendenti lavorano in home office 1,6 giorni alla settimana nelle aziende in cui ciò è possibile, mentre le imprese consentirebbero 2,4 giorni. Simile a quest’ultimo dato è anche quanto desidererebbe chi lavora: in media 2,3 giorni a casa.
Secondo l’autore dello studio, Laurenz Meier, la discrepanza fra possibilità di restare a domicilio e quanto viene in effetti fatto si spiega con la cultura aziendale. “Non serve a nulla se il mio superiore mi dice che posso lavorare da casa due giorni alla settimana, ma nessuno nel team lo fa”, spiega in dichiarazioni riportate dal quotidiano. “Molti pensano che se restano a casa più degli altri sembreranno meno motivati”. Alcuni studi indicano che i quadri prestano attenzione alla presenza dei propri collaboratori. “Molti vengono in ufficio anche per dimostrare che la carriera è importante per loro”.
Attualità

In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.