Ingiustificato il divieto d’ingresso in Svizzera all’estremista di destra Martin Sellner
Secondo il Tribunale amministrativo federale, il divieto d'ingresso imposto dalla Confederazione all'attivista di estrema destra Martin Sellner non era giustificato, poiché la sua sola presenza non rappresentava una minaccia concreta per la sicurezza interna.
Il divieto d’ingresso imposto dalla Confederazione all’attivista di estrema destra Martin Sellner non era giustificato. Lo ha stabilito il Tribunale amministrativo federale (TAF). L’austriaco avrebbe dovuto partecipare a un evento organizzato dal gruppo svizzero Junge Tat nell’ottobre del 2024.
Dieci giorni prima dell’evento, l’Ufficio federale di polizia (Fedpol) aveva emesso l’interdizione d’ingresso di 18 giorni nei confronti di Sellner, che aveva tentato di attraversare il confine per poi essere respinto dalla polizia turgoviese.
Il TAF ha stabilito che dalla sola apparizione pubblica di Martin Sellner davanti a Junge Tat non si poteva dedurre che egli stesse difendendo o sostenendo atti criminali di estremismo violento. Sebbene fosse sua intenzione parlare, non è stato possibile stabilire un nesso causale tra il procedimento penale in corso a Zurigo contro alcuni membri del gruppo e un possibile rischio per la sicurezza interna della Svizzera.
I giudici sangallesi hanno ammesso che non si possono escludere interconnessioni e radicalizzazione a seguito di contatti con il gruppo, ma ciò può verificarsi indipendentemente dall’ingresso in Svizzera. Infine, sembra dubbio che un divieto d’ingresso di 18 giorni sia una misura adeguata per contenere o prevenire la radicalizzazione a lungo termine, secondo il TAF.
Malgrado ciò, il TAF non ignora la personalità e il passato dell’attivista di estrema destra. Nel suo ultimo libro, l’austriaco avanza proposte per la “remigrazione” degli stranieri. Nel novembre del 2023 è inoltre intervenuto a una riunione segreta di estrema destra dedicata a questo progetto in un albergo di Potsdam (Germania), riunione poi ampiamente riportata dai media.
Martin Sellner apparteneva anche al movimento Identitäre Bewegung Österreichs (IBÖ), ha aggiunto il tribunale. Secondo il rapporto del 2023 del Servizio austriaco per la protezione della Costituzione, l’IBÖ è il principale raggruppamento della nuova destra nel Paese. L’obiettivo finale di questa nebulosa è rovesciare l’ordine democratico e sociale e lo Stato di diritto.
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