Swissport testa un veicolo autonomo allo scalo di Zurigo
Non ha bisogno di nessuno che lo guidi.
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Un robot per la gestione dei velivoli verrà testato allo scalo di Zurigo. Se avrà successo, verrà usato anche in altri scali.
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Swissport avvia un test pilota con un veicolo autonomo allo scalo aereo di Zurigo. Insieme all’azienda britannica Aurrigo, la società numero uno al mondo nell’assistenza aeroportuale, sperimenterà l’uso di robot per la gestione dei velivoli.
La prima fase dell’iniziativa prevede l’introduzione di una piattaforma di simulazione digitale e l’utilizzo di prova di un veicolo completamente autonomo a propulsione elettrica, ha indicato oggi Swissport. In un periodo successivo verranno effettuati test dal vivo con robot di Aurrigo.
Il veicolo in questione, denominato “Auto-DollyTug”, ha una funzione di carico e scarico automatizzato per i container standard (unit load device, ULD) utilizzati nel mondo dell’aviazione. Se i test avranno successo, Swissport e Aurrigo prevedono di estendere il suo utilizzo ad altri aeroporti.
“Questa collaborazione segna una tappa importante nella strategia di innovazione di Swissport”, afferma il Ceo Warwick Brady citato in un comunicato. “Integrando le tecnologie autonome nelle nostre operazioni stiamo ridefinendo l’assistenza a terra delle compagnie aeree, migliorando la sicurezza, aumentando l’efficienza e sostenendo gli obiettivi di sostenibilità delle aerolinee e dei nostri partner aeroportuali in tutto il mondo”.
Swissport è nata nel 1996 – allora con il nome di Swissair Ground Services International – quale società autonoma del gruppo Swissair. Dopo la crisi dell’aviolinea di bandiera elvetica è passata più volte di mano e dal 2020 appartiene ad alcune società d’investimento. Stando al rapporto d’esercizio 2024 il gruppo è presente in 279 aeroporti e conta 62’000 dipendenti: nell’anno in questione il fatturato ha raggiunto i 3,7 miliardi di euro (3,5 miliardi di franchi).
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