Svizzeri partecipano a flottiglia contro blocco marittimo a Gaza
Tendopoli di rifugiati.
Keystone-SDA
Alcune cittadine e cittadini svizzeri parteciperanno alla più grande flottiglia civile mai organizzata per rompere il blocco marittimo a Gaza, portando aiuti umanitari da diversi porti del Mediterraneo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
Keystone-ATS
Anche delle cittadine e dei cittadini svizzeri partecipano alla flottiglia mondiale che intende rompere il blocco marittimo a Gaza. L’associazione Waves of Freedom (WOFA) prevede di partire con cinque imbarcazioni cariche di latte in polvere per neonati e filtri per l’acqua.
“Quello che sta succedendo è disumano. Vogliamo rompere il blocco, gli aiuti sono sul posto”, ha dichiarato martedì ai media a Ginevra Hicham El Ghaoui, presidente di WOFA, un’associazione fondata nel 2025 a Verbier (canton Vallese). Il medico, che ha partecipato a diverse missioni a Gaza, spiega che i camion pieni di cibo sono parcheggiati a pochi chilometri dall’enclave palestinese, dove la gente muore di fame.
Il servizio del TG 20.00 della RSI del 12 agosto 2025:
Contenuto esterno
Con oltre 160 nazionalità rappresentate, la Global Sumud Flotilla è la più grande azione della società civile mai organizzata, ha sottolineato Shady Ammane, delegato per la Svizzera. Decine di imbarcazioni partecipano a questa iniziativa pacifica e non violenta. I partecipanti partiranno principalmente da Barcellona il 31 agosto e da Tunisi il 4 settembre.
Per evitare sabotaggi, le imbarcazioni che trasportano aiuti umanitari e medici partiranno invece da altri porti del Mediterraneo, non specificati. WOFA, che ha battezzato le sue prime due barche a vela Heidi e Wilhelm (Guglielmo) Tell, sta cercando fondi per acquistare altre due imbarcazioni e ingaggiare skipper, medici e giornalisti che accompagnino i partecipanti.
“Cimitero dei diritti umani”
In Svizzera, più di 600 persone si sono iscritte e 267 di loro hanno consegnato la carta d’identità, ha indicato Ammane. A livello mondiale, due terzi delle 18’000 persone iscritte vogliono salire a bordo delle imbarcazioni, ha fatto sapere Samuel Crettenand, delegato internazionale, per il quale “Gaza è il cimitero dei diritti umani”.
Il numero di volontari è in aumento da quando domenica è stata annunciata la partecipazione dell’attivista svedese Greta Thunberg. Tutti saranno sottoposti allo stesso processo di reclutamento e formazione, al fine di garantire che non si facciano prendere dal panico se le imbarcazioni saranno intercettate dai commando israeliani specializzati. Psicologi e giuristi forniranno assistenza ai partecipanti a distanza.
A livello politico, sono stati contattati alcuni parlamentari. “La Svizzera ha brillato per il suo silenzio da quasi due anni. Di fronte a un genocidio, essere neutrali significa essere codardi o complici”, ha denunciato Hicham El Ghaoui. “La nostra azione è dettata dal diritto internazionale. Chiediamo a tutti i governi di proteggerci”, ha proseguito, ricordando che l’azione avrà luogo in acque internazionali.
Aereo da turismo precipita nel Lago Lemano, salvi i due occupanti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un piccolo aereo da turismo è precipitato martedì pomeriggio nel Lago Lemano poco lontano dalla riva a Corseaux (canton Vaud), vicino a Vevey. I due occupanti sono rimasti illesi e si sono salvati con una barca privata.
La BNS lancia un sondaggio per ridisegnare le banconote svizzere
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Banca nazionale svizzera (BNS) ha pubblicato mercoledì i bozzetti delle nuove banconote. È stato lanciato un sondaggio pubblico per scegliere tra le diverse e variegate proposte.
Allarme ozono a Ginevra, i trasporti pubblici diventano gratuiti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ginevra si prepara a una misura senza precedenti in Svizzera: domani, a causa di un picco di inquinamento da ozono, i trasporti pubblici saranno gratuiti su tutto il territorio cantonale.
Dazi, la popolazione svizzera non vuole fare concessioni agli USA
Questo contenuto è stato pubblicato al
La maggioranza della popolazione svizzera è contraria a fare concessioni agli Stati Uniti nel quadro della vertenza commerciale in atto fra Berna e Washington.
“L’ultimo turno” di Petra Volpe la proposta della Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il film "L'ultimo turno" (Night Shift) della regista Petra Volpe è la proposta della Svizzera per la partecipazione agli Oscar nella categoria "Miglior film internazionale". In dicembre si saprà se la proposta della Svizzera entrerà nella short list delle nomination.
Identità elettronica, il Governo invita a votare “sì”
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'identificazione elettronica, gratis e facoltativa, renderà più sicuro, semplice ed efficiente interagire online con le autorità o le imprese: parola di Beat Jans, che invita ad approvare la legge sull'ID-e in votazione il prossimo 28 di settembre.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Cavendish, la varietà di banane più consumata al mondo, è a rischio: un fungo attacca le piante mettendo in crisi la produzione.
Commissione degli Stati invita a respingere l’iniziativa “200 franchi bastano!”
Questo contenuto è stato pubblicato al
"No" all'iniziativa popolare "200 franchi bastano!" (Iniziativa SSR)". Dopo il "niet" del Consiglio nazionale lo scorso giugno, anche gli Stati dovrebbero fare altrettanto.
Il Covid non ha ridotto la sopravvivenza al cancro in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
La pandemia di coronavirus non ha influito sulle possibilità di sopravvivenza dei pazienti oncologici in Svizzera. Secondo un nuovo studio, al contrario di quanto osservato all'estero, le diagnosi non hanno subito ritardi rilevanti ai fini della prognosi.
Nel 55% delle famiglie si litiga per il tempo passato dai bambini sugli schermi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il tempo concesso sugli schermi ai bambini è motivo di litigi nel 55% delle famiglie in Svizzera. Il 46% dei genitori trova difficile far rispettare i limiti definiti e il 51% ha difficoltà nell'impedire l'accesso a determinate app o piattaforme.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.